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Esperto Risponde

Calcolosi renale

Ho 55 anni e da quasi cinque sono in cura per ipertensione con necessità di prendere due pastiglie al giorno di CARDURA e NAPRILENE tanto per tenere a bada sopratutto la pressione minima. Non so se è solo un caso ma da circa quattro anni sono un recidivo di episodi di litiasi che credo superino l'immaginazione di chiunque medico informo. Ho iniziato con un calcolo di Ossalato (analizzato) nel 2001 di circa 4mm. Ho poi espulso due calcoli sempre di ossalato nel 2002 rispettivamente di 5 e di 3 mm. circa. Per poi passare a tre calcoli nel 2003, a nove nel 2004 e sei nel 2005 (ma l'anno non è finito!), tutti di dimensioni variabili dai 2mm ai 6 mm. e tutti di ossalato di Calcio, provenienti maggiormente dal Rene sinistro ma anche dal destro. In media mi si affaccia una Colica renale ogni mese e mezzo non tutte con espulsione di calcoli, ma quasi. Il risultato, (dolori a parte) sono varie infezioni delle vie urinarie per le ematurie conseguenti, un sacco di iniezioni di TORADOL durante le coliche e di NOROXIN dopo e sopratutto dolori ai reni che restano anche dopo le coliche e che mi impediscono di lavorare accucciato o di guidare a lungo l'auto (si immagini che sono un tecnico di assistenza di apparati elettronici ... che sono all'altezza del pavimento e in tutto il centrosud d'Italia). Le uniche cure e indagini ricevute, oltre al fatto di essere reputato un fortunato perchè li espello... così gli urologi a cui mi sono rivolto mi dicono, sono bere molta acqua (3 lt. al giorno a basso residuo fisso) e qualche ecografia a fine colica (che già mostra i calcoli in attesa) e delle indicazioni per evitare cibi con eccesso di ossalati. Cose che faccio con attenzione particolare. Una situazione clinica così invalidante per il mio lavoro specifico e per la frequenza ormai divenuta insopportabile non meriterebbe qualche indagine più approfondita? Vi scrivo perchè sono appunto a casa in malattia, reduce dall' ultima espulsione di un calcolo dietro l'altro di 5 e di 2 mm. Aspetto un Vostro parere e un consiglio, magari rivolto agli urologi che mi ritengono fortunato... magari, dico io, perchè non ho ancora qualche rene compromesso! Distinti saluti.
Risposta del medico
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Non ravvedo nessun stretto nesso causa-effetto tra la ipertensione arteriosa e la terapia che sta seguendo e la calcolosi renale, per cui non so esserLe di aiuto.
Risposto il: 02 Novembre 2005