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Esperto Risponde

calcolosi salivare

Sono un uomo di 48 anni abitante in città (Torino) che presenta fin dall'infanzia il quadro una volta definito "linfatico" (ad esempio, con suppurazione della ghiandola inguinuale dx con conseguente intervento e cicatrice che ancora oggi "tira"), frequenti affezioni alle vie respiratorie e una fortissima sensibilità all'inquinamento, agli ambienti chiusi con odori ristagnanti e ai rumori (addirittura in alcuni casi con dolore, perfino lancinante, in caso di rumori - o variazioni di rumori - forti come nel caso di concerti, luoghi affollati, urla, ecc).Dall'adolescenza soffro di ipersalivazione e calcolosi salivare (soprattutto lato dx, e ancor di più nelle ghiandole sottomandibolare e sottolinguale, raramente dalle altre) con fuoriuscita di calcoli di colori, odori e dimensioni variabili (da concrezioni bianche - in alcuni casi dure - di circa 1/2 mm senza odore fino a concrezioni marroncine di dimensioni minuscole con un forte sgradevole odore; ultimamente sono fuoriuscite anche alcune vibrisse precedute da una forte emissione di muco dal sapore dolciastro; in alcuni casi le concrezioni sono avvolte da un morbido strato biancastro). La manipolazione interna-esterna della ghiandola sottolinguale dx è spesso l'unico modo di dare sollievo (un otorinolaringoiatria ebbe modo di "spremere" tale ghiandola notando che vi erano moltissimi calcoli espulsi poi nel corso dei giorni successivi). La parotide dx spesso è "piena" di muco senza calcoli e "preme" sull'orecchio dando una sensazione di orecchio "pieno" e "freddo", dolore, insofferenza ai rumori. In alcuni periodi la calcolosi è regredita per poi ripresentarsi puntualmente a seguito di specifici episodi (l'ultimo è stato circa un anno fa e ha avuto le caratteristiche tipiche: dovendo permanere in una stanza con fumatori, di cui alcuni con il tipico alito "pesante" che odora di "marcio", si è scatenato questo episodio che è regredito temporaneamente in estate dopo alcuni brevi soggiorni al mare e oggi è divenuto importante tanto da pregiudicare anche alcune funzioni inerenti all'equilibrio e alla percezione spaziale).Ho subito una settoplastica per la deviazione del setto nasale (esternamente non si notava pressoché nulla, se non una lievissima deviazione alla radice del naso, mentre all'interno il setto nasale era "polverizzato" e richiese anche l'"abrasione" dell'osso) che poi ha "ceduto" rendendo di fatto i turbinati "inutilizzabili".A livello dentario ho diverse otturazioni, alcune anche in amalgama, qualche capsula e un ponte in oro; la gengiva sopra un dente devitalizzato e incapsulato spesso si infiamma divenendo morbida al tatto dando alla bocca una sapore "amarognolo". Tra i denti - soprattutto in concomitanza con gli episodi di calcolosi salivare - si forma una patina molto spessa che deve essere rimossa continuamente anche a causa del dolore provocato ai denti. Dopo la settoplastica -a seguito della quale ho dovuto anche assumere dei gangliosidi - è divenuto evidente un forte bruxismo.La mia domanda è inerente a quale possa la strategia vincente per impostare e attuare un insieme di tattiche in grado di eliminare la calcolosi salivare o, almeno, di rendere più fluida la fuoriuscita dei calcoli in attesa di alcuni interventi futuri (quali la sostituzione di tutti i materiali utilizzati per i denti e una rieducazione posturale - anche masticatoria - dopo agopuntura del muscolo quadrato del lombo sx che attualmente provoca dolore).
Risposta del medico
Specialista in Otorinolaringoiatria
Gentilissimo Signore per una calcolosi così diffusa e massiva è difficile prevedere trattamenti preventivi. Dovrebbe unicamente evitare cibi acidi che stimolino la secrezione salivare e bere molta acqua oligominarale per favorire anche un wash-out locale. Con cordialità. Dott. Domenico Di Maria
Risposto il: 28 Ottobre 2010