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Esperto Risponde

Colica biliare e ispessimento dotti biliari intraepatici

Buonasera, ho 31 anni. La mia storia inizia circa sette anni fa con una serie di sintomi gastrointestinali, cutanei e articolari legati a un forte senso di fatica. Dopo 7 anni, l’8 Maggio in seguito a colonscopia ho ricevuto diagnosi di malattia infiammatoria cronica intestinale in attesa attualmente di inquadramento istologico. Mi è stata immediatamente prescritta una cura con pentasa 2 compresse per 3 volte al giorno. Dopo due giorni di somministrazione, in data 11 Maggio, nel pomeriggio ho accusato un fortissimo dolore addominale partito dalla schiena e concentratosi all’epigastrio. Il dolore è stato così acuto da essere stata costretta a chiamare il 118. Dopo circa un’ora e in seguito a somministrazione di perfalgan il dolore è regredito. Sono stata dunque ricoverata per un rialzo di leucociti, gammaGT, transaminasi. L’andamento delle analisi è stato questo: 11 Maggio WBC 17.60, AST 112, ALT 85, GAMMA GT 185, 12 Maggio WBC 7.4, AST 605, ALT 836, GAMMA GT 343, LDH 579, (Bilirubina unico giorno con valori alterati: Bil tot 2.12, Bil dir. 0.99, Bil ind 1.13) 13 Maggio WBC 6.2, AST 212, ALT 670, GAMMA GT 279, LDH 216 14 Maggio AST 67, ALT 404, GAMMA GT 212, LDH 164 In data 14 Maggio, dopo tre giorni in cui mi parlavano di sospetta epatite acuta autoimmune o tossica (in seguito alla somministrazione di pentasa) sono stata dimessa con diagnosi di colica biliare espulsiva. Oggi in data 21 Maggio ho effettuato una ecografia epatobiliare in cui si conferma presenza di multipli calcoli privi di cono d’ombra posteriore nella colecisti e si evidenziano inoltre vie biliari intraepatiche non dilatate con pareti a tratti ispessite. Per questo mi viene consigliato consulto con epatologo. Vorrei sapere se la presenza dei calcoli biliari e la colica biliare possano causare ispessimento delle vie biliari intraepatiche e se il rialzo dei valori che ho avuto possa essere ugualmente compatibile con la colica biliare o se invece possa essere più compatibile con un quadro di colangite legata alla malattia infiammatoria cronica intestinale. Aggiungo inoltre che precedentemente non avevo mai avuto rialzo di transaminasi o gammaGT. Ho positività per gli ANA 1:320 (a Marzo) e 1:160 attualmente. Assenti tutti gli altri autoanticorpi analizzati compresi quelli per epatite autoimmuni e colangite. Inoltre vorrei aggiungere che il giorno successivo alle prime tre dosi di pentasa mi sono svegliata con un senso di nodo alla gola e bruciore gola e petto con tosse secca che ancora non si è risolto dopo 10 giorni. Attualmente mi è stata sostituita la mesalazina con il clipper e mi è stato aggiunto il deursil.
Risposta del medico
Specialista in Gastroenterologia
Non credo che il Pentasa abbia vere responsabilità. Per il resto, a parte i calcoli in colecisti ( sicuramente causa del dolore epigastrico e della colica) occorre approfondire qual é il problema delle vie biliari definito come “ispessimento” in ecografia e, contestualmente, del pancreas , tramite altre metodiche di studio più raffinate dell’ecografia. Si spera inoltre che l’esame istologico chiarisca meglio la natura della malattia infiammatoria intestinale ( la cui precisa localizzazione non ci ha riferito) per modulare meglio la terapia . Il Clipper può anche essere infatti una terapia adatta, ma da assumersi solo temporaneamente
Risposto il: 23 Maggio 2019