Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Disturbo d'ansia e somatizzazione: pallore persistente e stanchezza

Salve dottore, sono un ragazzo di 23 anni, 180cm per 67kg. Diversi mesi fa ho cominciato ad accusare una serie di sintomi fisici, alcuni dei quali gia presenti da tempo ma che si sono notevolmente accentuati. L'insorgere di questi sintomi è avvenuto nel giro di pochissimo tempo, in concomitanza ad un periodo di forte stress sopratutto lavorativo. È iniziato con problemi a livello cutaneo quali dermatite ed acne, seguiti da stanchezza persistente, pallore e gonfiore palpebrale, problemi di stomaco, un malessere generale che mi ha portato nella condizione di non riuscire a lavorare e difatti il lavoro l'ho perso.

A seguito di ciò ho intrapreso un percorso di varie visite ed analisi e nonostante il problema dello stress lavorativo fosse ormai escluso, i sintomi non sono regrediti e anzi peggiorati. in particolare i piu problematici erano la stanchezza persistente anche dormendo almeno 8 ore al giorno e il pallore al viso, di un colorito grigio malsano accompagnato da occhiaie decisamente marcate che hanno indotto il mio medico a pensare ci fosse la presenza di anemia o di una disfunzione tiroidea. Eseguite le analisi non è emersa anemia, tutto nella norma apparte colesterolo un pò alto, mentre per quelle tiroidee è risultato fuori norma il tsh leggermente alto (4,7) e credevo di aver trovato la causa. Ripetute le analisi tiroidee a distanza di due mesi inspiegabilmente tale valore si è dimezzato rientrando perfettamente nella norma, ma i sintomi persistevano, ho cominciato quindi a pensare fosse dovuto alla mia scorretta alimentazione (ricca di grassi e scarsissima di frutta e verdura) e al mio stile di vita che in quel momento, essendo disoccupato, era tutt'altro che salutare avendo stravolto completamente il mio orologio biologico, inoltre ero molto depresso a causa di questi limiti fisici, mangiavo poco e male e negli ultimi mesi avevo perso 7kg.

Quindi mi sono impegnato per riassumere uno stile di vita e sopratutto un'alimentazione corretta ed abbondante che ad oggi è ricca di frutta e verdura e molto limitata ai grassi (avendo riscontrato dalle analisi il colesterolo alto). Tuttavia questi sintomi permangono e non so piu dove andare a parare. Nonostante le almeno 8 ore di sonno a notte, i pasti corretti ed equilibrati, i giusti orari ecc... mi sento sempre stanco come se avessi dormito poco, sempre con questo pallore inspiegabile al volto. Il mio medico, non avendo riscontrato anomalie dalle analisi, è arrivato alla conclusione che i miei sintomi sono dovuti a stress (del quale sicuramente soffro) e pertanto mi ha detto di dover consultare uno psicoterapeuta, ma francamente mi viene veramente difficile credere che siano causati da ciò e sto cominciando a pensare possa trattarsi di qualcosa di grave, vorrei sentire il vostro parere in merito, se avete dei consigli da darmi circa altri ambiti dove indagare sul problema e cosa ne pensate sul discorso dello stress. Grazie.
Risposta del medico
Specialista in Psicologia e Psicoterapia
I problemi da lei lamentati sono molto vaghi e disparati. Poichè anche le analisi cliniche e diagnostiche che le ha fatto fare il suo medico non rilevano nulla, il suo quadro è del tutto compatibile con una risposta somatoforme a problematiche di natura psicologica.
Lo stress (anche questo è descritto in maniera generica e poco differenziante) non è sempre associato a particolari stati di tensione dovuti a situazioni esterne; ci possono essere situazioni conflittuali interne, che si protraggono e che agiscono in modo subdolo, sfuggendo all'elaborazione cosciente della persona.

Varrebbe la pena approcciare un paio di colloqui psicologici per approfondire la situazione. Questi colloqui servono al terapeuta per poter "diagnosticare" con maggiore evidenza l'origine psicologica (e psicosomatica) dei problemi, ma anche a lei per affrontare con maggiore convinzione e consapevolezza il suo stato di persistente preoccupazione.
Cordialmente.
dr. Roberto Calia 
Risposto il: 22 Marzo 2016