I suoi sintomi non sono caratteristici di chi comincia a soffrire per la presenza di un tumore cerebrale che sta crescendo. E', purtroppo (anche per noi medici) vero che non sempre i tumori cerebrali esordiscono con sintomi caratteristici, bensì con "malesseri" e sensazioni strane che il paziente avverte come novità, spaventandosi. Questo fatto (spesso riportato da conoscenti e amici: "hai visto il povero Peppe? Si sentiva strano e nessuno aveva capito che aveva un tumore!") porta il paziente nel panico costante, il medico nella continua incertezza sul da farsi (TC o non TC?). Il problema è che se uno si fa una TC oggi, che viene fuori normale, nulla impedisce che domani cominci a crescere un tumore. Allora uno dovrebbe farsi la TC tutti i giorni? Se pure decidesse di fare una TC tutti i giorni, paradossalmente il suo rischio di contrarre un tumore aumenterebbe vertiginosamente (secondo me pure se uno fosse così ricco da permettersi una RM cerebrale tutti i giorni). Come vede, il problema si sposta dalla medicina alla filosofia.
Saluti