Per quanti sforzi siano stati fatti negli ultimi 20 anni dalla comunità scientifica per ricercare una possibile ereditarietà genetica della malattia di Alzheimer, attualmente questa è da considerarsi ancora una condizione "sporadica", ovvero priva di qualsiasi predittività. E' questo uno dei motivi per cui molte malattie neurodegenerative (come anche la SLA, ad esempio) non hanno ancora trovato una spiegazione soddisfacente. Tolti quindi questi dubbi angosciosi sulla bontà della sua progenie, direi che sua madre è vittima di una tendenza ricorrente ad avere attacchi ischemici cerebrali, che certamente potrebbero, se non contrastati, portarla verso una forma molto più frequente di demenza rispetto all'Alzeimer, cioè la demenza multiinfartuale (o encefalopatia vascolare). Purtroppo tra i fattori che promuovono questa tendenza ce ne sono alcuni che possono essere corretti (tutti i fattori di rischio "ambientali", stress, alimentazione, attività fisica, assunzioni di farmaci attivi sulle funzioni emocoagulative, etc), altri no. Tra questi ultimi troviamo una certa predisposizione genetica alle malattie vascolari ostruttive e, ahimè, l'età.
Saluti