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Esperto Risponde

è rarissimo, a 80 anni

Ringrazio il Dott. Massimo Barrella per la sua risposta 2COG5RE5RE,chiedo ancora se possibile, conoscere il suo parere su quanto è importante (per la scelta della terapia o per qualsiasi alto motivo) avere una diagnosi precisa che si tratti di Parkinson primario e non di un parkinsonismo più grave, come Atrofia multisistemica o altro?Il mio dubbio viene dal fatto che la terapia con Sinemet, iniziata due anni fà ha dato una risposta poco percepita, forse può dipendere che i primi segni clinici sono iniziati qualche anno prima della visita dal neurologo e quindi dell’inizio della terapia?Riporto qui di seguito in breve la situazione di mio padre,che ha 80 anni e dal dicembre 2010 il neurologo gli ha diagnosticato una sindrome parkinsoniana, e da come sostiene il neurologo si tratta di parkinson primario o primitivo.La cura assegnatagli è Sinemet 100/25 da assumere 3 volte al giorno. Alla seconda visita circa dopo sei mesi il neurologo ha rilevato un moderato miglioramento, miglioramento che noi famigliari abbiamo poco percepito.Durante il 2011-2012 alcuni sintomi sono peggiorati “troppo in fretta“, c’è da considerare però che ha dovuto effettuare diversi interventi: chirurgia di carcinoma al naso (ottobre 2011), impianto di pacemaker per bradicardia (aprile 2012) , chirurgia di fimosi serrata (giugno 2012) e intervento di catarratta a entrambi gli occhi (ottobre 2011 e gennaio 2012).I sintomi di cui notiamo un peggioramento sono:Andatura (piccoli passi striscianti e con busto in avanti)RigiditàStanchezzaUrgenza di minzioneRinorrea durante i pastiTosse durante i pastiTono della voce alteratoOltre alla terapia per il parkinson mio padre assume:Acesistem per ipertensioneCumadin per valvola aortica artificiale (sostituita per calcificazione, nel 1996)Avodart per ipertrofia prostaticaTotalip per il colesteroloRisposte TAC (settembre 2011 e aprile 2012)Non lesioni focali parenchimali correlabili in particolare con quanto in anamnesi.Micro esiti malacici capsulo striato medio dx e paraventricolare omolaterale.Marcata dilatazione del sistema ventricolare sovratentoriale e dello spazio liquorale periencefalico e meno evidente cisternale.Strutture della linea mediana in asse.Calcificazioni vascolari vistose dei sifoni carotidei.Ringrazio e cordiali saluti.
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia

La ringrazio io per i suoi ringraziamenti.

Il problema è che, come ci testimonia la TC cerebrale e come si poteva intuire vista la storia cardiovascolare, molte volte il morbo di Parkinson propriamente detto (cioè la morte precoce di una particolare popolazione di cellule cerebrali deputate al controllo del movimento, sostanzialmente invisibile con le neuroimmagini convenzionali, tipo TC o RM)  è "simulato" dalla concomitante presenza di diverse lesioni ischemiche che "si vanno a mettere" proprio negli stessi centri nervosi che vengono colpite nel morbo di Parkinson. Il risultato di quest'ultima condizione, che infatti si chiama "parkinsonismo vascolare" è difficile da distinguere, specie in una persona anziana (nel caso di suo padre, quelle ischemie capsulo-striate sono molto sospette di provocare un parkinsonismo). Però, guarda caso, una delle caratteristiche del parkinsonismo vascolare è proprio la debole risposta alla terapia con Ldopa. Tutto ciò, prima di pensare a forme di degenerazione cerebrale primaria come l'atrofia multisistemica o la demenza a corpi di Levy, piuttosto che l'oftalmoplegia sovranucleare progressiva (per farle degli esempi di malattie nervose tanto gravi quanto rare).

Saluti

Risposto il: 30 Settembre 2012