Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Gentili esperti signori, ho 33 anni e soffro da

Gentili esperti signori, ho 33 anni e soffro da circa tre anni di tachicardia parossistica di origine sopraventricolare documentata con holter. Assumo 1 compressa e mezzo di Almarhytm e mezza compressa di tenormin (da pochi giorni, prima ne prendevo 1/4) al giorno. Le mie crisi sono frequentissime circa due volte alla settimana e avvengono soprattutto durante la notte con picchi di 150 battiti al minuto. Tuttavia, oltre alle crisi ho spesso battiti accelerati per ore (90-100 battiti al minuto) e nessuna pillola o manovra riesce a farlo calmare. Durante la notte mi sveglio continuamente , a volte non riesco a dormire se non per qualche ora. Per ora il ritmonologo mi ha aumentato le dosi, ancora non mi parla di ablazione e ho fatto anche esami vari tiroide, catecolamine (quelle urinarie hanno riportato un po' di adrenalina appena al di sopra dei valori normali, quindi per il medico nulla di patologico). Mi aiutate per favore? Io ho paura che con il passare degli anni il mio cuore possa soffrire o danneggiarsi ( spesso al pronto soccorso dopo ho riportato sofferenza cardiaca dall'elettrocardiogramma e dolore toracico e mi hanno fatto gli enzimi cardiaci che fortunatamente erano a posto) e ho paura anche per il mio fagato visto che prendo tutte queste compresse. Grazie infinitamente in anticipo.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
Il cuore certamente non si danneggia per episodi limitati di tachicardia parossistica sopraventricolare. In questi casi però, salvo controindicazioni, il trattamento attualmente di scelta è l’ablazione trans catetere. Ovviamente va sempre valutata la fattibilità e il rischio/beneficio della procedura.
Risposto il: 24 Novembre 2008