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Esperto Risponde

Indicazione giustificata

UN LAVORATORE HA CONTRATTO UNA EPATITE C DOPO ESSERSI TAGLIATO CON UN BISTURI IN SALA OPERATORIA . paziente fONTE SICURAMENTE INFETTA (hcv 1 A rna = 1096.974 UI/ml). Dopo 4 mesi siero conversione con positività agli Anti HCV prima sempre negativi . Contemporaneamente é sta fatta la ricerca quantitativa del HCV RNA pari a 1021 -1874 UI/ml. Ha iniziato terapia con peginterferone alfa -2B 100 micro G ( 1 fl sc alla settimana ) e ribavirina 200 ml (2+3 cps /die) con negavitizzazione dopo già due settimane dell'HCR RNA che è risultato non rilevabile . Già dopo 20 giorni dal contagio il soggetto era sintomatico e all'ecografia vi erano segni di infezione acuta . le transaminasi fino a 2 VN Domande: Era opportuno, ai fini preventivi procedere subito dopo (15-20 gg dal contagio ) al dosaggio del HCV rna che si innalza molto prima degli anticorpi ? se è così, poteva essere iniziata prima una terapia antivirale senza aspettare i 4 mesi necessari per produrre gli anticorpi come è stato fatto? iniziando prima la terapia essa poteva essere impostata diversamente ( dosaggio inferiore con minori effetti collaterali? maggiore efficacia in trmini di probabilità di eradizaione del virus ). è vero che anche una iniziale conversione
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La terapia antivirale con IFN/RBV non si ritiene essere una terapia da intraprendere nell’immediato di un sospetto contagio, soprattutto nel suo caso in cui non è stata dimostrata la presenza di infezione acuta (valori di aminotransferasi pari o maggiori di 1000 UI). Pertanto è giustificato l’inizio della terapia quando le è stato proposto.
Risposto il: 24 Settembre 2007