Grazie per averci contattati. La risposta è complessa perché dipende dal tipo di organo coinvolto e dall'entità del coinvolgimento. Distinguiamo l'iter della sindrome in base al livello di rischio per la vita e per questo la dilatazione aortica diventa il punto focale della questione. Se lasciata a se stessa, l'evoluzione è obbligatoriamente verso la rottura e per questo si inizia precocemente la terapia betabloccante e si intensificano i controlli. L'interessamento oculare comporta, nei casi più gravi la dislocazione del cristallino. Il coinvolgimento ortopedico può comportare un grado di scoliosi molto grave con disturbi anche a livello respiratorio. Come vede le risposte sono molteplici e difficile è essere specifici per il singolo Paziente. A breve una pubblicazione downloadabile che riunisce tutte le risposte e la data del convegno nazionale. A presto.