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Esperto Risponde

k gastrico

Egregi Signori,un mio parente,attualmte in ricovero presso l'Ospedale Santa Maria Alle Scotte,al reparto di Oncologia, a cui e' stato diagnosticato un Carcinoma gastrico di secondo Livello con interessamento dei linfonodi di altri organi,fegato.Trombosi della vena Porta e della vena Mesenterica per cui diventa difficile operare,si e' cominciato il ciclo di chemioterapia conla speranza che le due vene possano liberarsi e procedere con l'intervento di gastrectomia.Abbiamo fatto il viaggio con la speranza di veder realizzato il sogno di salvare un padre di famiglia da morte precoce diagnosticata presso il nostro ospedale locale.Come si puo' intervenire?E' corretta la prassi con chemioterapia adiuvante?Abbiamo qualche possibilita' di salrvarlo?Esiste una struttura migliore e che ci dia maggiori chances?
Risposta del medico
Dr. Agostino Mercurio
Dr. Agostino Mercurio
Specialista in Oncologia
La prassi sicuramnete è corretta, nei casi considerati inoperabili va praticata una chemioterapia per cercare di ridurre la massa per poi poter avere la possibilità di un intervento chirurgico.
Risposto il: 26 Gennaio 2012