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Esperto Risponde

La scintigrafia sequenziale consente di valutare la funzionalità renal

Buonasera, desidererei avere un suo consiglio su un esame da far fare al mio bambino. In gravidanza mi fu diagnosticata un'agenesia renale dx, (feci tantissime ecografie ma tutte con esito negativo) poi all'età di 4 mesi ho fatto fare il controllo della CUM + Scintigrafia renale sequenziale + SPECT Renale ed Ecografia da cui è emerso che il Rene c'è è in sede distopica presacrale paramediana DX, presenta dimensioni ridotte e fissazione dell'indicatore sostanzialmente omogenea. I valori Clearance Hippuran DX : 216 ml/min/1,73 m2 BSA di SN: 378/ml/min/1,73 m2 BSA. Diagnosticato per il rene DX un modesto difetto emuntorio con capacità vicaria compelta del rene SN. Questo il quadro completo, adesso il bambino ha 4 anni ( non ha mai avuto nessun tipo di problema) mi è stato richiesto di fare un constrollo scintigrafico e di rifarlo all'età di 7 anni 12 e 18! Quello che le chiedo è :" è proprio necessario sottoporre il bambino a questa scintigrafia?" mi sembra che siano + gli svantaggi per lui (dover stare sul lettino con l'ago nel braccino ad aspettare l'effetto del radiofarmaco) che i vantaggi (in ogni caso sapere che il rene funziona + o - nell'arco della sua vita cosa cambia?) mentre fare la scintigrafia quando è + grandino da poterlo preparare meglio a quest'esame sarebbe meno traumatico, o no? (sono preoccupazioni di mamma ???) La ringrazio per un suo consiglio in merito
sandra
Risposta del medico
L’ ectopia renale è dovuta alla mancata migrazione dell’organo dalla sua sede originaria a quella definitiva durante la vita intrauterina. L’ectopia può essere alta (rene intratoracico) o più frequentemente bassa (lombare, iliaca, presacrale e pelvica); vi può essere inoltre ectopia crociata (con ambedue i reni da un lato del rachide) con o senza fusione del parenchima renale. Nel caso in questione vi sarebbe anche una ipoplasia renale, cioè una riduzione di volume del rene di natura congenita. Nella forma di ipoplasia unilaterale, che è la più frequente, i bambini sono di solito asintomatici, e l’ anomalia viene scoperta accidentalmente nel corso di indagini (spesso per IVU, più frequenti nel rene ipoplasico). La scintigrafia renale è una metodica che prevede l’uso di radiofarmaci per lo studio della funzionalità renale. La scintigrafia statica impiega un radiofarmaco, l’acido dimercaptosuccinico (DMSA Tc99m), che si fissa selettivamente nel parenchima renale consentendo di valutarne eventuali alterazioni e di studiare separatamente la funzionalità renale . La scintigrafia sequenziale, che ha praticato il bambino in questione nell’ iter diagnostico, sfrutta invece la capacità di alcuni radiofarmaci di venire captati ed eliminati dai reni; pertanto La metodica non ha importanti effetti collaterali, non è invasiva e la dose di irradiazione è bassa, pertanto è ripetibile anche entro periodi di tempo relativamente brevi, quando è necessario. È senza dubbio consigliabile che il bambino in questione effettui un follow-up scintigrafico per monitorare la funzionalità renale nonostante i piccoli svantaggi che la procedura comporta.
Risposto il: 11 Settembre 2005