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Esperto Risponde

lavoro e disturbi psichiatrici

Salve, è da circa tre anni che soffro di ansia e disturbi ossessivi compulsivi. Sono in terapia da uno psicoterapeuta con frequenza settimanale e con uno psichiatra, il quale mi ha prescritto zoloft 200mg al giorno piu' lexotan tre volte al giorno. Il disturbo, oltre a derivare da ripercussioni infantili, si e' aggravato a causa dello stress,ansia e pressione del lavoro. Da 15 anni lavoro in un industria metalmeccanica , dove ho mansioni di operatore meccanico e addetto macchine , le quali hanno organi in movimento e necessitano di una notevole attenzione e professionalità. Nel reparto in cui lavoro c'e un rumore assordante che neanche con i tappi si attutisce insieme ad un aria irrespirabile. C'e necessità di presenziare a bordo macchine, ( da 3 a 5 macchine ), 8 ore in piedi con una sola pausa di 30 minuti. Il mio Medico di base, non vedendo miglioramenti, mi ha consigliato di presentare la sua dichiarazione di inidoneità al lavoro, insieme a quelle dello psichiatra e psicoterapeuta, alle R.L.S , sottolineando che con l'assunzione di psicofarmaci non si possono controllare macchine con organi in movimento pericolose e che con la mia patologia dovrei lavorare in un ambiente tranquillo lontano da rumori e pressioni legate alla produzione. Dopo questa descrizione le chiedo se è effettivamente vero tutto ciò che mi ha consigliato il medico di base e, se fosse cosi , esiste una o piu' leggi che mi tutelino in questo discorso ? In più le chiedo a chi dovrei rivolgermi per iniziare questa pratica di cambio mansionamento e soprattutto l'iter giusto da seguire. Grazie in anticipo ,colgo l'occasione per porgere disti
Risposta del medico
Specialista in Medicina del lavoro

Gentile Utente,

per norma deve rivolgersi in prima istanza al medico competente aziendale, il quale dovrà esprimere giudizio di idoneità alla mansione specifica, per eventuale ricollocazione lavorativa aziendale. Entro trenta giorni dalla comunicazione scritta di detto giudizio a lei ed al datore di lavoro, se in disaccordo al giudizio può rivolgersi all'Organo territorialmente competente (ASP-ex AUSL) presso il Servizio di Prevenzione e Protezione negli Ambienti di Lavoro (SPRESAL), per conferma, modifica o revoca del giudizio stesso.

Cordiali saluti

Risposto il: 30 Giugno 2015