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Le scrivo per chiarire un mio dubbio.mio papà 7

le scrivo per chiarire un mio dubbio.Mio papà 7 anni fa ha avuto un infarto,e arresto cardiaco per defibrillazione ventricolare.Poi tornato in vita con defibrillatore,in seguito sottoposto ad angioplastica e ora sembra stia bene.Io vorrei sapere perchè nn li impiantano un defibrillatore per nn aspettare che accada il peggio?Dobbiamo consultare un aritmologo?Anche pagando...mi spiega la frazione di eiezione che importanza ha?la sua mi sa che è 40%...
Risposta del medico
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Nella fase acuta di un infarto l’arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare è un evento grave che si risolve solamente con la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione elettrica. Al di fuori della fase acuta di un infarto, la fibrillazione ventricolare è un evento piuttosto raro : così l’impianto di un defibrillatore è utile e necessario solamente in alcuni pazienti. Per la precisione ha senso impiantare un defibrillatore in pazienti che hanno avuto un infarto in passato, solamente quando si è già verificata una pericolosa aritmia (al di fuori della fase acuta infartuale) o quando la funzione cardiaca è gravemente compromessa. La frazione di eiezione misura quanto è grave questa compromissione della funzione cardiaca e l’impianto del defibrillatore va preso in considerazione solo se questa frazione di eiezione è inferiore a 30-35%. Nel caso di suo padre, dalle informazioni che mi ha dato, non è necessario impiantare un defibrillatore perché non ci sono state aritmie pericolose al di fuori della fase acuta dell’infarto e la funzione cardiaca non è gravemente compromessa.
Risposto il: 23 Marzo 2008