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Esperto Risponde

Mio marito di anni 58 e' stato sottoposto nel

MIO MARITO DI ANNI 58 E' STATO SOTTOPOSTO NEL SETTEMBRE DEL 2000 AD ABLAZIONE TRANCATETERE PER FLUTTER ATRIALE CON BUONI RISULTATI MA CON COMPARSA DOPO ALCUNI GIORNI DI FIBRILLAZIONE ATRIALE. HA FATTO VARIE TERAPIE ANTIARITMICHE : SOTALOLO, FLECAINIDE,E AMIODARONE ,QUEST'ULTIMO SINO AD OGGI ( SOSPESO PER TSH ELEVATO ) MA CON MODESTI RISULTATI . AD OGGI LA F.A. E' PRESSOCCHE' PERSIOSTENTE, MANTENUTA PERO' A BASSA FREQ CON ATENOLOLO 25 MG (E' NATURALEMENTE IN TERAPIA DICUMAROLICA ) MI CHIEDO : E' IL CASO DI PRENDERE IN CONSIDERAZIONE L'ABLAZIONE , E SE SI QUALI RISCHI ,QUALE PERCENTULA EDI RECIDIVE? GRAZIE
Risposta del medico
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Carissima , non hai precisato da quanto tempo è in fibrillazione atriale. Chiaramente maggiore è il tempo in cui il paziente è in fibrillazione atriale minori sono le probabilità di una risoluzione completa del problema con terapia ablativa. Bisogna inoltre vedere come è la condizione del suo cuore, se le cavità , soprattutto atriali sono dilatate e quanto. Sono molti i fattori da prendere in considerazione per prevedere le recidive, si tratta di una condizione complessa. Il successo della terapia ablativa dipende anche da quale operatore esegue la procedura , ci sono laboratori di elettrofisiologia maggiormente specializzati in questo trattamento ablativo. Ti consiglio di parlarne con il tuo cardiologo di fiducia che valuterà in modo corretto tutta la situazione clinica e ti proporrà la soluzione più idonea. Ciao
Risposto il: 12 Marzo 2008