Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Nessuna sensibilità al glande

Gent. esperti ho 52 anni e da più di 3 anni non sento la sensibilità al glande con lieve deficit erettivo. Sono stato dallo specialista e mi sono sottoposto ad analisi del sangue....... DHT 419, FSH 8,09, TESTOSTERONE 4,97, LIBERO 11,6, PROLATTINA 10,07, PSA 0.376, GLICEMIA 88, Ecografia prostatica ecco quando segue......( Non patologie internistiche degne di nota clinica. Non riferiti LUTS del riempimento svuotamento in prevalenza irritativi. Ipoestesia peniena , glande DE. Organi genitali esterni nella norma . DRE , sfintere normotonico, mucosa ampollare esplorabile nella norma ,prostata di volume normale per età , normo consistente ove si eccettui forte congestione basale ed apice , superficie liscia e dolente alla digitopressione , solco mediano conservato , , assenza di evidenti alterazioni morfo strutturali di significato eteroformativo , seni marginali apparentemente liberi.)

Scritto ciò non ho capito nulla di tutto quello che è scritto nell' ecografia ho capito soltanto di avere una prostatite ma del resto vorrei capire se è una situazione preoccupante. Terapia RECOPROX 1 cps al di, CARNERA 1000 1bs al di, TADALAFIL 5mg 1 cps ogni 3 giorni per 3 mesi, il problema è che la terapia è terminata ma io miglioramenti non ne vedo fermo restando che il mio specialista mi continua a dire di stare tranquillo e di continuare con il TADALAFIL fino al prossimo appuntamento fissato x 09/09/ 2018 , cosa posso fare di più, devo preoccuparmi della mia situazione? GRAZIE.

Risposta del medico
Specialista in Andrologia e Urologia

Salve, In effetti capisco la sua difficoltà a interpretare il referto, è come quando si legge la lettera di un avvocato, In ogni caso Molto probabilmente il problema nasce da una forma di infiammazione prostatica, per cui sarebbe giusto continuare la cura, spesso in questi casi si utilizzano molecole antinfiammatorie dedicata alla ghiandola prostatica con scopo decongestionante per almeno tre mesi, sempre utile eseguire una spermiocoltura per escludere forma infettive.

Risposto il: 30 Agosto 2018