Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

o semplice congestione

A settembre 2012 ho contratto una prostatite per troppa attività sessuale masturbatoria. Dopo diversi cicli di cura, finalmente verso dicembre ho accusato rilevanti miglioramenti per poi raggiungere un parziale benessere verso metà marzo. La masturbazione non è dolorosa e non avverto particolari fastidi nella zona perineale e nell'uretra. Dopo ben nove mesi, però, non posso dire che le mie condizioni siano ottimali. Avverto (soprattutto dopo la masturbazione) ancora un leggero bruciore presso la punta del glande e, sempre dopo la masturbazione, una certa pesantezza ai testicoli e una certo disagio all'asta (uretra?) del pene. Ho finito l'ultimo ciclo di cura (permixon, topster...) ad aprile. Ora ho intenzione di tornare dall'urologo non prima di settembre, anche perché, a parer mio, un altro ciclo di cura sarebbe un pochino controproducente (visto che con l'ultimo ho provato diversi fastidi e la situazione sembrava peggiorare invece che migliorare). Ho provato a fare diversi giorni di pausa fra una masturbazione e l'altra per vedere se la situazione migliorasse ma, invece sembra peggiorare. Ho provato anche a masturbarmi una volta al giorno ma questo mi reca una sensazione di "saturazione" che inibisce il piacere e mi porta a un orgasmo senza godimento, totalmente neutro. Le chiedo, in attesa di tornare dal mio medico curante, 1) come debba comportarmi con l'attività sessuale e, soprattutto, 2) se questo tempo di guarigione (quasi un anno ormai) sia normale o se, al contrario, io debba un po' preoccuparmi. Concludo dicendo che sono giovane, non ho mai avuto rapporti sessuali e che tampone uretrale e spermiocoltura sono risultati negativi. La ringrazio. Distintamente
Risposta del medico
Specialista in Urologia

Gentile Giovanotto,

abbiamo dei dubbi che lo stress ce lei induce al suo apparato genitale possa aver causato una vera prostatite, che inizialmente dovrebbe pur avere una componente infettiva, della quale nel suo caso non vi è motivo di sospettare (vedi esami colturali negativi). Più facilmente si è trattato di una congestione indotta da un eccesso, che come tutti gli eccessi non tarda a far danni! Le terapie mediche in questi casi hanno generalemente un'efficacia molto relativa e variabile, più che altro sono il tempo, la calma e la pazienza a rimettere a posto le cose. E' ovvio che nel frattempo l'attività sessuale dovrebbe avere una frequenza sensata, senza privazioni, ma anche senza pericolose esagerazioni. Senz'altro lei si sta concentarndo troppo sulla sua sfera genitale, quando  invece sarebbe proprio il caso di trovarsi qualche altra distrazione. Lei è molto giovane, ha tutte le possibilità di rimettersi in quadro definitivamente, con un po' di buona volontà. Il suo urologo, come noi, non è tenuto a somministrarle dei farmaci, ma anche eventualmente a darle quache buon consiglio.

Saluti

Risposto il: 09 Maggio 2013