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Esperto Risponde

Paracentesi

Salve, vorrei sapere quando è consigliabile effettuare una Paracentesi e quando aumentare la terapia diuretica in caso di abbondante versamento Ascitico su cirrosi HCV relata, con Trombosi del ramo sinistro della vena porta per HCC multifocale. I diuretici assunti attualmente sono 2x100 KANRENOL + 2x25 di LASIX. Urina giornaliera 800 cc. La pancia è veramente gonfia e rende quasi impossibile stare seduta. L’ultima ecografia parlava di abbondantissimo liquido ascitico. E’ consigliabile aumentare la dose dei diuretici? Quanto frequentemente è possibile farlo? Devono essere effettuati dei controlli durante l’assunzione dei diuretici? Quali? E’ vero che una volta effettuata la paracentesi occorre effettuarla sempre più spesso? Quanto frequentemente? Quando si effettua la paracentesi? E’ vero che occorre aspettare che la pelle della pancia sia “a tamburo”? Deve limitare l’acqua da bere? C’è pericolo di infezione? Recentemente ha avuto un episodio di febbre a 38.9. Ha preso un antibiotico per 5 giorni. Grazie per l’attenzione e la risposta.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
I quesiti che lei pone sono molteplici e richiedono un intervento medico più complesso ed articolato che non può essere quello effettuabile in questo contesto. In linea generale si può affermare che la paracentesi evacuativa ha una efficacia pari a quella dell’uso dei diuretici. Essa va presa in considerazione sia quando questi ultimi non risultino efficaci sia quando si voglia detendere in tempi brevi un addome estremamente teso. Comunque sia l’uso di diuretici sia le paracentesi vanno associate a dieta iposodica e restrizione di liquidi nelle 24 ore, da valutare caso per caso. Anche l’incremento del dosaggio dei diuretici va valutato dal medico curante in funzione del giudizio clinico espressione della visita clinica. Non è vero che è necessario attendere che la pelle della pancia sia “a tamburo” per effettuare una paracentesi. Essa può essere effettuata anche mensilmente e purtroppo c’è sempre la possibilità di una infezione indotta dalla procedura stessa. In caso di paracentesi è utile approfittarne per fare un esame del liquido ascitico e verificarne le caratteristiche e, soprattutto, la presenza di segni di infezione.
Risposto il: 04 Aprile 2005