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Esperto Risponde

Prognosi e indicazioni terapeutiche nel IV stadio

Buongiorno, a mio padre 62 anni è stato diagnosticato un carcinoma polmonare non a piccole cellule Nas, IV stadio, con lesione lobo superiore polmone destro con coinvolgimento della IV, V e VI costa, lesioni polmonari omolaterali, linfonodali e localizzazioni renali, surrenaliche ed epatiche. Purtroppo non sono una grande esperta in materia e non so se queste poche informazioni possano essere utili per avere un idea a cosa andrà incontro. Quello che vorrei sapere è cosa, appunto, dobbiamo aspettarci da un quadro clinico del genere. Mi spiego meglio vorrei capire se la situazione è molto grave e quindi gli resta poco tempo per vivere oppure pur essendo seria, e sempre che il trattamento terapeutico aderisca e funzioni, si può prospettare anche un periodo di vita abbastanza lungo. Non so se la mia domanda è troppo generica per poter avere una risposta, mi scuso in anticipo qualora non avessi formulato correttamente la domanda.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

In generale, anche se con eccezioni significative, quando un tumore primitivo esce dal suo organo di partenza (nel caso di Suo padre: il polmone) e invade organi circostanti (nel caso di Suo padre: le coste) e da’ lesioni a distanza , le cosiddette metastasi (nel caso di Suo padre: metastasi ai linfonodi, e ai surreni), le prospettive non possono essere buone.


Nel singolo caso, non e’ mai possibile prevedere un periodo di sopravvivenza con buona approssimazione. Al momento della diagnosi normalmente non si hanno che dati indiretti per valutare la velocita’ di progressione del tumore, ne’ della possibile responsivita’ alle terapie.


A proposito delle terapie, in questi casi la prima decisione (la piu’ difficile) e’ quella se fare cure con scopo terapeutico (cioe’ che agiscono direttamente contro il tumore con l’intento di rallentarne l’evoluzione) oppure se fare cure palliative (cioe’ che cercano di alleviare i sintomi fastidiosi/dolorosi con l’intento di migliorare la qualita’ della vita residua). Parlatene francamente con il vostro oncologo, e, mi permetta un consiglio, lasci la decisione definitiva a Suo padre.


Cordiali saluti.


Dott. Piero Gaglia
Per necessita’ di contatti diretti : e-mail piero.gaglia@libero.it

Risposto il: 09 Gennaio 2013