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Esperto Risponde

Prostatite

Buongiorno, ho 66 anni, a settembre scorso sono andato da un andrologo (prima volta) per un problema che è risultato essere dovuto a IPP. Nella stessa visita mi ha riscontrato una prostatite. Io non ho avuto e non ho alcun sintomo o fastidio neanche durante l’esplorazione rettale. Mi ha prescritto Amoxicillina da 1gr. per 7 gg dopodiché ho fatto ecografia endorettale con esito: “biometria di 48x36x45 mm con iniziale ipertrofia transazionale (39 gr). Conclusioni: iniziale IPB, modesta prostatite.” La visita di controllo che avrei dovuto fare con andrologo dopo due mesi, causa covid, è slittata a marzo. Periodo nel quale mi è venuta una ernia inguinale (in attesa di essere operato) ed ho eliminato cibi piccanti, birra e ho smesso di fare cyclette (la facevo una volta a settimana x 45 min.). In quella visita mi ha riscontrato ancora una lieve prostatite e mi ha prescritto Azitromicina 500 una compr. al gg x tre gg. Vi chiedo: 1) Quale è lo specialista più indicato per trattare problemi di prostata? 2) È corretto prescrivere nuovamente, dopo sei mesi, un antibiotico senza il supporto di alcun esame? 3) Come può aver stabilito, con la sola esplorazione rettale, sa la prostatite è batterica o abatterica? 4) Quali azioni mi consigliate di intraprendere? Vi ringrazio vivamente, saluti

Risposta del medico
Specialista in Andrologia

Caro signore, già dal primo rapporto sessuale entrano batteri nella prostata ,quindi tutti gli uomini sono soggetti a prostatite con sintomi poco evidenti o molto insistenti oppure senza sintomi . ci sono almeno 7 gruppi fra batteri,micoplasmi ,protozoi, miceti,virus che vogliono trattamenti DIVERSI ( antibiotici mirati o antimicotici...). lo specialista urologo( chirurgo) valuta la necessità e l'operabilità di un aumento di volume prostatico in base alla clinica e alla quantità di "residuo urinario in vescica POST-MENZIONALE" . SE superiore a 100/150ml si deve ricorrere alla chirurgia.Saluti.

Risposto il: 01 Aprile 2021