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Esperto Risponde

scorrette abitudini alimentari e di vita.

Mio fratello, di anni 42, soffre di reflusso gastroesofageo, trascurato per anni, con erosioni all'esofago ed ernia iatale da scivolamento, riscontrate alla gastroscopia, effettuata due anni fa. E' obeso, in quanto supera i 90 Kg. e l'altezza è di circa 1,67. Purtroppo, di notte, soffre spesso di tosse stizzosa e rigurgiti acidi che lo portano a vomitare. Come se non bastasse, ha spesso diarrea ( notturna soprattutto ). La terapia prescritta dal gastroenterologo è Lucen, all'inizio da 40 mg, poi passato a 20 mg, e all'occorenza un procinetico. Mio fratello, da circa un anno, assume soltanto Lucen 20 mg, durante la giornata, senza un orario fisso ( svolge il mestiere di agente di commercio, quindi è spesso impegnato tutta la giornata ). Cosa si può fare per migliorare questa spiacevole situazione? So che il peso corporeo incide, l'alimentazione anche, ma c'è qualche farmaco che, abinato al Lucen, possa ridurre la frequenza della tosse notturna, del vomito e della diarrea?In attesa di risposta, ringrazio e saluto distintamente.
Risposta del medico
Specialista in Pediatria e Gastroenterologia

Gentile Signore,

sicuramente per il problema di suo fratello l'obesità e la sua attività lavorativa non lo aiutano tanto. Certo se lui si curasse un pò di più nell'alimentazione, sia quantitativamente che qualitativamente, ne avrebbe un aiuto non indifferente. Sarebbe opportuno che lui si organizzasse anche per svolgere un minimo di attività fisica. Sicuramente la sua ernia iatale e la sua obesità sono collegate anche nell'estrinsecarsi della sintomatologia. Quello che voglio dirle è che non dobbiamo rimandare tutto alla sola terapia farmacologica, ma una buona riuscita di questa, in questi casi, è anche coadiuvata da abitudini di vita corrette. Capisco che suo fratello fa l'agente di commercio e che, quindi, sta tutto il giorno in giro in macchina, ma nelle pause pranzo può osservare un regime compatibile con il suo disturbo, oppure può organizzarsi per svolgere nelle ore libere dello sport. Riguardo la terapia in senso stretto, la mia esperienza mi porta a consigliarle di fargli assumere il PPI due volte al giorno ed a questo associare del Gaviscon 3 volte al giorno, dopo i pasti principali, più la sera prima di andare a dormire.

Saluti

Risposto il: 30 Ottobre 2014