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Esperto Risponde

sindrome similmononucleosica

Salve,chiedo un parere più esperto,in quanto gli ultimi avvenimenti mi turbano un po. Essendo studentessa fuori sede non ho ancora possibilità di rientrare a casa per una visita dal mio medico di fiducia. Domenica 16 marzo ho avuto un rapporto con una persona conosciuta da poco. Dopo una settimana mi è stata riscontrata una micosi vaginale. A due settimane dal rapporto ho iniziato a manifestare febbre,linfonodi ingrossati mal di testa e alcuni dolori articolari. Il mio dubbio sorge in quanto questi sintomi non vengono apparentemente ricollegati a niente. Avendo cercato in internet, ho trovato delle corrispondenze con una manifestazione dei primi sintomi di virus hiv. è possibile che tali sintomi si manifestino a sole due settimane dal rapporto? Inoltre,il rapporto è stato con penetrazione protetta,ma con fasi preliminari,petting,sprovvisto di preservativo.nonostante ciò,io ho fatto comunque molta attenzione nell evitare che i i genitali venissero a contatto,quando lui non indossava preservativo. Dinnanzi a queste mie descrizioni ed osservazioni, ritenete che possa esserci un qualche rischio di aver contratto il virus? Mi scuso per la lunghezza del messaggio,ma sono assillata dai dubbi,e una buona descrizione non può che giovare. Vi ringrazio per l attenzione
Risposta del medico

 se il rapporto era protetto da preservativo è improbabile che abbia contratto l'infezione da HIV; i sintomi da lei accusati indicano una sindrome similmononucleosica su cui si può indagare. Piuttosto non trascurerei la vaginite micotica che se legata a deficit dei poteri di difesa può recidivare.

Pietro Di Gregorio

Risposto il: 20 Ottobre 2014