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Esperto Risponde

sono strana io o sono loro che hanno abitudini igieniche "diverse" ?

salve.. ho 23 anni e, sin da quando ho ricordo, mia madre e mia zia (sua sorella) hanno questa 'fissa' per l'igiene.. e da mia madre è tutta la vita che mi sento dire: "prima hai toccato questo o quello.. ti sei lavata le mani?" .. io non credo di essere al loro livello.. cioè.. per esempio quando rientro a casa sento il bisogno di lavarmi le mani dopo essere stata via qualche ora.. ho questo pensiero di dovermi lavare le mani dopo aver accarezzato un gatto o toccato i soldi o qualunque cosa sia alla portata di tutti.. oppure mi lavo le mani spesso quando cucino.. io non credo di avere un comportamento diverso da chiunque abbia un minimo di senso dell'igiene.. comunque, il problema è che quando mi succcede di vedere qualcuno mentre cucina, per esempio, e questo non si lava le mani quando me le laverei io.. o sbuccia l'aglio e non lo lava prima di metterlo nella pentola, (c'è + di qualcuno che non lo fa) .. beh.. ci passo sopra si.. ma non riesco a fare a meno di provare fastidio.. e mi ci vuole parecchio autocontrollo per tenere la bocca chiusa.. Una volta ero a casa del mio fidanzato e lui ha buttato un pezzo di legno nel caminetto acceso e, dopo averlo fatto, mi ha accarezzata il viso senza essersi prima lavato le mani.. ecco questo per me è inaccettabile.. .. Non so cosa fare.. o cosa pensare..!! Sono 'strana' io o sono loro che hanno, diciamo, 'diverse abitudini igieniche' ?? .. e se sono io.. cosa posso fare per non pegggiorare?
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Avere attitudini diverse è lecito, quanto è lecito essere "strani". E' un fatto talmente ovvio ed evidente che dirlo o constatarlo diventa addirittura ridicolo. Ognuno di noi è diverso o strano agli occhi degli altri, in quanto ciascuno è "singolare"; è unico e irripetibile. Per quanto riguarda i comportamenti più opportuni per la pulizia e l'igiene personale, credo che - in circostanze simili a quelle descritte nella domanda - valga la pena di stabilire che per ognuno di noi la pulizia delle mani ha un valore individuale (di natura morale e/o intellettuale) diverso. Proprio perché ad esso attribuiamo una importanza che è strettamente collegata con la nostra "differenza": di genere, cultura, storia individuale, personalità, ecc. E' chiaro che, in questa considerazione di carattere generale, vengono escluse persone e comportamenti di natura professionale in cui è evidente il valore univoco della pulizia delle mani: cito tra i tanti, l'esempio del chirurgo o quello di un tecnico assemblatore di microcips. Tornando a lei, sono certo che non è più strana della maggior parte di noi e pertanto si tranquillizzi. Per lei è importante lavare le mani in determinate occasioni e ritengo sia altrettanto importante che lo dica con molta tranquillità: in quei momenti (significativi) e a quelle persone (che probabilmente costituiscono gli elementi portanti delle sue relazioni più significative. Altre volte, quando lo riterrà opportuno scelga di non lavarsele (ad esempio quando lo riterrà superfluo) e permetta agli altri di fare altrettanto. Con molta cordialità.
Risposto il: 06 Novembre 2011