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Sono un ragazzo di 19 anni e circa tre anni fa mi

Sono un ragazzo di 19 anni e circa tre anni fa mi fu riscontrato un prolasso della valvola mitrale con un leggero clik e se non sbaglio un rigurgito insignificante, comunque, nonostante il prolasso mi era stato permesso di svolgere attività sportiva a livello agonistico. le mie domande sono, il prolasso della valvola mitrale è considerata patologia cardiaca?sono 'malato di cuore'? visto il mio prolasso, l'assunzione di sostanze stupefacenti quali la cocaina, o l'ecstasy possono mettermi in pericolo di vita ad esempio (per quel che ne so io) essere causa per me di infarto? consapevole a prescindere dei rischi che si corrono assumendo tali sostanze e che è sbagliato farlo confido in una risposta obiettiva e sincera aldilà di ogni possibile pregiudizio, ma che mi aiuti a capire la mia situazione. distinti saluti, grazie.
Risposta del medico
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RISPOSTA Il prolasso della mitrale è da considerare uno stato patologico: nel suo caso si tratta di un’anomalia praticamente priva di implicazioni cliniche Per quello che riguarda l’assunzione di droghe per via orale o per inalazione la presenza di un prolasso non costituisce un fattore di rischio aggiuntivo: Nel caso invece di droghe somministrate per via iniettiva la presenza di un prolasso con rigurgito mitralico costituisce un fattore di rischio aggiuntivo per l’insorgenza di un’endocardite infettiva. Per ciò che riguarda la cocaina, fra le molteplici complicanze acute correlate al suo uso, il dolore toracico è la situazione clinica di più frequente riscontro; la causa più frequente del dolore toracico è una lesione muscolare scheletrica indotta dalla cocaina, ma nel 6% dei casi il dolore toracico è espressione di infarto miocardico I soggetti colpiti da infarto sono prevalentemente giovani, spesso consumatori cronici di cocaina, ma talora anche alla loro prima esperienza. Non esiste relazione fra dose di cocaina assunta e rischio di infarto miocardico. Fra soggetti con infarto da cocaina infine si nota una bassa incidenza di complicanze e mortalità
Risposto il: 07 Novembre 2007