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Esperto Risponde

Teapia

mio padre è affetto dal febbraio 2003 da epatocarcinoma hcv correlato trattato fino ad agosto di quest'anno con alternanza di chemioembolizzazioni e termoablazioni; adesso la situazione è peggiorata perche' i noduli sono moltepli ed è comparsa una trombosi della vena portale;ha intrapreso la terapia orale con Xeloda che ci è stato riferito essere sperimentale sul cracinoma epatico.volevo sapere che percentuale di risposta positiva si conosce per l'utilizzo di questo farmaco e se dovrà successivamente effettuare altri interventio in caso di risposta negativa se ci sono altri farmaci in fase di sperimentazione.grazie
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La capecitabina (xeloda) è un agente chemioterapico usato per il trattamento di alcune forme tumorali, tra le quali il cancro del colon in stadio avanzato, della mammella e dell'ovaio. Poco nota è l’efficacia in caso di epatocarcinoma e non ci sono dati clinici di percentuale di successo attendibili. Non esistono altri farmaci per la cura dell’epatocarcinoma la cui efficacia sia dimostrata in studi clinici. Sono in fase di sperimentazione, tra gli altri l’ADI-PEG ed Syncro gocce.
Risposto il: 24 Novembre 2006