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Esperto Risponde

Terapia farmacologica di profilassi

Sono un soggetto bradicardico, e fin qui nulla di male, i primi problemi all'età 33 anni ( adesso ne ho 51 ) mi fu diagnosticata una miocardite in seguito a un episodio di extrasistolia ventricolare minacciosa, in seguito vari espisodi di extrasistolia e uno di fibrillazione atriale risolto spontaneamente.
A 39 anni mi sono scoperto iperteso mi curavano con mezza compressa di Norvasc.
A dicembre 2003 un brutto infarto.. ( brutto perchè non reagivo a nessun medicinale) per cui angioplastica di urgenza con posizionamento di uno stent. Dopo poco più di un mese i problemi di aritmia.... altra coronarografia e posizionamento di altri 2 stent negli altri rami delle coronarie e successivo impianto di pace maker in quanto mi diagnosticarono la malattia del nodo del seno.
Un anno dopo tutto questo ci fu un primo episodio di fibrillazione atriale risoltosi spontaneamente dopo circa 20 ore. Mi fu detto di non preoccuparmi e di continuare la mia terapia, è andato tutto bene fino all'ottobre scorso altro episodio di fibrillazione di circa 20 ore... e poi altri 2 sempre grosso modo della stessa durata 31 gennaio e 3 marzo. Concludo dicendovi che purtroppo ho smesso di fumare solo dopo l'infarto.. avrei dovuto farlo ben prima......lo dico in modo che possiate avere un quadro il piu' preciso possibile della mia situazione ma lo dico anche perchè possa essere di monito a qualcuno che magari leggerà questa mia lettera.
Concludo descrivendo la terapia attuale Dilatrend 6,25 e Triatec 2,5 mattina e sera lansoprazolo la mattina, Plavix+ Cardioaspirina dopo i pasti e Zocor20 a sera.
Quale è la vostra opinione sul come curare le mie fibrillazioni?
Ringraziandovi anticipatemente vi segnalo inoltre che mi sono scoperto intollerante all'ASCRIPTIN ..... mi avevano quasi convinto che avevo anche la colite.... invece quando sono tornato alla Cardioaspirina come d'incanto mi sono sentito subito meglio.... sperando anche con questo di poter aiutare qualcuno porgo AUGURI di una SERENA BUONA PASQUA A TUTTI VOI.
Paolo C.

Risposta del medico
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La fibrillazione atriale è un’aritmia che può, come nel suo caso, recidivare. Nei pazienti con ritmo sinusale abituale ed episodi di fibrillazione atriale normalmente si procede ad una terapia farmacologica di profilassi (vari farmaci antiaritmici a seconda del caso). Tale terapia ha lo scopo di ridurre il rischio di fibrillazione atriale.
Risposto il: 23 Aprile 2007