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Esperto Risponde

terapia sclerosante e/o TRAP

Buongiorno, mia moglie (60 anni) da moltissimi anni ha visibili negli arti inferiori molte ramificazioni di capillari; esteticamente non sono il massimo ma non gli hanno mai dato problemi e lei non se ne è mai curata più di tanto. Soprattutto perché il medico di base ha sempre cercato di minimizzare. Circa un mese fa, improvvisamente, ha avuto una, per fortuna, piccola emorragia; piccola, poi si fa per dire. Questo senza che avesse urtato o grattato la parte. Al Pronto Soccorso è stata medicata consigliando come terapia: "sclerosanti". Il medico di base, prima di indirizzarla da un angiologo le ha prescritto un ecocolordoppler da cui riporto per correttezza l'esito: asse venoso iliaco-femoro-popliteo pervio e comprimibile. Flusso centripeto modulato dagli atti del respiro. Non reflussi alle manovre di attivazione muscolare. Non segni di TVP. Cross safeno femorale bilateralmente pervia e continente. Il medico di base, specializzato in estetica, da subito ha suggerito in luogo di antiestetiche sclerosante di procedere con il TRAP, che per altro potrebbe fare direttamente lui. Ecco il vero motivo della domanda, non sappiamo in cosa consista il TRAP; le spiegazioni del medico ci sono apparse più legate a voler fare che non a far capire; probabilmente soffriamo del tipico atteggiamento verso le innovazioni di chi ne ignora l'esistenza. La parte estetica, mia moglie, la mette in secondo piano rispetto alla validità e alla sicurezza del metodo e di chi lo applica. In cosa consiste davvero il TRAP; quale strada ci potreste suggerire? Quali sono le controindicazioni di un metodo rispetto all'altro? Grazie per l'attenzione.
Risposta del medico
Dr. Claudio Rosco
Dr. Claudio Rosco
Specialista in Anestesia e rianimazione

Gentile Signore, da quanto lei descrive si può intendere che sua moglie ha una insufficienza venosa cronica con interessamento di almeno una vena perforante incontinente, nella sede della " ferita" che non è una ferita ma una ulcera venosa.

La scleroterapia consigliata è una terapia iniettiva di quella singola vena perforante con un farmaco che dovrebbe determinare la chiusura della vena malata da cui dipende l'ulcera.

La TRAP è invece una cura di tutte le vene varicose effettuata iniettando in varie sedute un farmaco che non deve chiudere le vene ma curarle, cioè rinforzarne la parete, ridule di calibro e farle tornare continenti nei loro apparati valvolari.

Solo vedendo sua moglie è possibile fare una valutazione e consigliare la terapia più opportuna; da considerare anche la possibile legatura chirurgica della vena perforante. un intervento minimo con una importante possibilità di successo da fare eventualmente dopo la guarigione dell'ulcera.

Ma la cosa più importante è che chi farà deve saper ben fare; questo sarà il trattamento migliore.

Cordiali saluti

Risposto il: 01 Ottobre 2013