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Esperto Risponde

Terrore e tetania

Gentili dottori,

sono un ragazzo di 25 anni credo abbastanza in salute ma giorni fa sono stato vittima di un episodio sgradevolissimo. Premetto che sono in un periodo di fortissimo stress a causa di una persona che si è intromessa nella mia vita e della quale non riesco a liberarmi.

Una sera mentre aspettavo la metro, con la sgradevole compagnia di questa persona, all' ormai solito stato di stress e tensione si sono aggiunti sintomi che sono degenerati in breve tempo: il fiato si è fato si è fatto sempre più corto, poi ho avvertito dapprima un formicolio a mani e volto, poi una sensazione di terrore e pianto che cresceva mentre le mie mani e i miei muscoli facciali si contraevano involontariamente, dolore, paresi e terrore, vera e propria sensazione di stare morendo.

E' durato qualche minuto credo ma non saprei dire con esattezza. Ripeto non riuscivo a controllare i muscoli delle mani e della faccia che si sono contratti totalmente, e involontariamente, e la sensazione era che fossero addormentati, formicolio e contrazione insomma.

Una sensazione tremenda. Un particolare, le mani avevano assunto una posizione con le prime tre dita tese con il pollice teso ma schiacciato lungo il palmo della mano, come si mette la mano quando si vuole chiedere "cosa vuoi". Sapete spiegarmi cosa mi è successo e cosa posso fare, sapete dirmi se qeusto stress sta compromettendo la mia salute fisica e danneggiando il mio corpo? Sono molto preoccupato.

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte.

Risposta del medico
Dr. Emanuele De Vietro
Dr. Emanuele De Vietro
Specialista in Psicologia e Psicoterapia e Psicologia ad indirizzo medico

Salve,

potrebbe essere un attacco di panico con somatizzazioni.

Il soggetto con disturbo di attacchi di panico organizza la propria esistenza con enormi limitazioni gravitanti intorno all’idea di un possibile gravissimo malore e della necessità di un immediato soccorso: non andrà in luoghi dove è difficile allontanarsi, sarà sempre accompagnato da persone in grado di soccorrerlo, sceglierà percorsi che costeggiano ospedali e farmacie, ascolterà con enorme attenzione ogni segnale proveniente dalla regione cardiaca e farà tante altre cose bizzarre tutte finalizzate a evitare con certezza l’infarto oppure impazzire.

Tutta la tematica si basa su una improvvisa perdita di controllo che, se trattata con farmaci e ancora meglio, con una Psicoterapia cognitivo comportamentale, si risolve positivamente.

Saluti

Risposto il: 18 Dicembre 2017