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Femore fratturato, non è mai troppo tardi per l'operazione

Femore fratturato, non è mai troppo tardi per l'operazione

Chi lo dice che dopo una certa età bisogna arrendersi all'età che avanza, rinunciando ad avere una vita dignitosa? Maria Rosaria, 105 anni, non la pensa così.
In questo articolo:
Chi lo dice che dopo una certa età bisogna arrendersi all'età che avanza, rinunciando ad avere una vita dignitosa?
Maria Rosaria, 105 anni ad aprile, non la pensa così.

Nata nel 1911 a San Ferdinando, in Puglia, la donna è arrivata all'ospedale di Barletta il 14 febbraio scorso. Prognosi: rottura di un femore a causa di una caduta accidentale.
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Femore: cos'è e perché si fratturano negli anziani

Il femore è innanzitutto l'Osso più lungo, voluminoso e resistente dello scheletro. Grazie, e allo stesso tempo a causa dell'allungamento della vita media, è sempre più alto il numero di fratture del femore nei 'grandi anziani', ovvero negli over 85. Il punto in cui si verifica la frattura, indotta da intense sollecitazioni meccaniche e indebolita da invecchiamento e osteoporosi, è quello compreso tra la testa femorale e la diafisi, costituita da collo femorale e regione trocanterica.

Generalmente la Frattura provoca un dolore molto acuto, che si può riversare fino all'inguine, una sensazione di schiocco al momento del trauma, un certo gonfiore nonché deformazione e accorciamento dell'arto e presenza di lividi.

L'operazione su Maria Rosaria

A intervenire su Maria Rosaria è stata l'equipe della unità operativa di Ortopedia, diretta dal dottor Rocco Colasuonno.

"È la prima volta che mi capita di operare una paziente di oltre 100 anni - dice Colasuonno - è davvero un evento straordinario. La donna, già in buone condizioni di salute, ha reagito molto bene. Continuiamo a tenerla monitorata, ma mostra una grande capacità di reazione".

Se importante risulta intervenire sulla frattura, altrettanto utile è senza dubbio prevenire la rottura, ponendo attenzione alla protezione delle articolazioni, non sottoponendo l'arto a movimenti ripetuti e usuranti, assumendo integratori di calcio e vitamina D e indossando scarpe comode, con suola antiscivolo, per evitare le cadute soprattutto negli anziani.

Nei giorni successivi all'intervento è certamente importante la rieducazione alla deambulazione, con l'obiettivo di mobilizzare precocemente il grande anziano per prevenire le complicanze da allettamento (infezioni respiratorie e urinarie, decubiti e perdita dello schema motorio del cammino).

Maria Rosaria, nonostante l'età avanzata, ce l'ha davvero messa tutta.

"Le sue condizioni sono molto buone - assicura e conclude il dottor Colasuonno - è già seduta e ha promesso che tornerà presto a camminare".

Per approfondire guarda anche "Sostituzione del legamento crociato anteriore"
Ultimo aggiornamento: 01 Marzo 2016
3 minuti di lettura

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