Purtroppo è vero, ma la gravità del rischio è proporzionale al controllo del diabete. Primo punto è quindi affidarla ad un Centro che provveda ad impostare al meglio la terapia e seguirla nel tempo. E’ d’altra parte da considerare che la terapia in tale ambito va sempre più migliorando e, considerando l’ancor giovanissima età di sua figlia ed il sesso (che di per sé è un ottimo protettore contro le malattie cardiovascolari), credo che il futuro potrà riservare delle gradite sorprese per il controllo della malattia e delle sue complicanze.