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Esperto Risponde

A mia madre affetta da cirrosi da dieci anni è

A mia madre affetta da cirrosi da dieci anni è stato diagnosticato un epatocarcinoma multifocale di circa 9cm e 5cm di diametro. Dopo due serie di chemioterapia è stata sottoposta a Terapia di chemioembolizzazione. Dopo un periodo di apparente ripresa le sue condizioni si sono aggravate e ormai a detta dei medici le probabilità di sopravivenza si sono ridotte a pochi giorni o settimane. E' possibile che la Chemioembolizzazione abbia peggiorato le sue condizioni visto che prima di questa terapia non stava così male? Adesso la vogliono sottoporre a scintigrafia perchè sospettano che il tumore abbia avuto origine diversa e sia andato succesivamente in metastasi al fegato. E' possibile che solo dopo due mesi abbiano pensato a questa nuova IPOTESI considerando che mia madre faceva frequenti controlli?
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La chemioembolizzazione purtroppo determina la uccisione, oltre che delle cellule tumorali, anche delle cellule sane. Pertanto è verosimile che dopo un ciclo di tale tecnica vi possa essere un peggioramento determinato dalla distruzione anche di tessuto “sano”. Infatti tale procedura non è indicata in quei pazienti che presentano di base una grave insufficienza epatica, che andrebbe certamente peggiorata. Non avendo dati sufficienti a disposizione, non è possibile interpretare le motivazioni per cui i medici che hanno in cura la paziente abbiano pensato ad una diversa origine del tumore primitivo.
Risposto il: 15 Febbraio 2006