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Acufeni

Salve,da fine gennaio in concomitanza di un distaccamento degli otoliti ho iniziato a percepire un fischio all’orecchio opposto,inizialmente sono quasi certa che sia stato un sintomo psicosomatico(poiché venuto dopo che il medico l’ha nominato),L’acufene è cambiato nel tempo,prima era un fischio,poi a questo fischio si sono aggiunti degli scampanellii,andato via il fischio sono rimasti solo questi scampanellii ed ora è ritornato un fischio quando ci sono rumori intorno a me.Audiometria tutto ok,Timpanometria ok,nessun calo di udito e nessun problema all’orecchio.Quando sono distratta non lo sento ma appena ci penso mi ritorna in modo fastidioso.Sto aspettando di fare una visita al centro specialistico,ma credo di impazzire prima!Passerà?cosa potrebbe averlo causato è in quanto tempo si cronicizza?grazie mille
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia odontostomatologica
Gentile Paziente, l’acufene è un problema che, quando insorge , viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che “passi da solo”. Purtroppo , una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio. Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali penso si sia già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Vale forse la pena di prendere in considerazione anche una possibilità spesso trascurata. L'acufene può essere un sintomo di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) : se infila i suoi mignoli nei meati acustici esterni con i polpastrelli verso l’avanti, e muove la mandibola, si renderà conto dell'intimo rapporto fra Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e orecchio, e di come tale rapporto possa essere potenzialmente traumatico, a seconda che lo stop determinato dall'intercuspidazione dentaria fermi la rotazione all’indietro che il condilo compie quando si chiude la bocca. Questo infatti può avvenire correttamente se il morso è normale, o troppo tardi se il morso è profondo o la mandibola è all’indietro (retrusa). Quando la mandibola è biretrusa il problema tende ad essere bilaterale, quando é (o è anche) laterodeviata, il problema è monolaterale o prevalente da un lato. Il conflitto con il condilo mandibolare può riguardare anche la Tromba di Eustachio, e partecipare a sostenere il problema anche per questa via. Purtroppo l'acufene, se non la tomba, è di certo la bestia nera non solo degli Otorinolaringoiatri, ma anche dei dentisti che si occupano di ATM, perché individua un punto di probabile non ritorno di questo aspetto della disfunzione ATM. Anche se l'acufene è monosintomatico , di solito il discorso non vale: è difficile che la disfunzione ATM provochi SOLO un acufene e non altri sintomi. La invito quindi a considerare se compaiono anche altri sintomi di disfunzione ATM (cefalea, cervicalgia, dolore auricolare e all'ATM, rumori articolari con i movimenti della mandibola, vertigini, russare notturno con apnee, ostruzione nasale ecc.), e di valutare la qualità dell'acufene: costante o con momenti di silenzio, intensità sempre uguale o variabile, tempo di insorgenza . Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) e sopratutto di rapporti fra questa e l'Orecchio: non tutti i dentisti coltivano questa sottospecialità. Può trovare qualche notizia in più sul rapporto fra ATM e orecchio visitando il mio sito internet alla pagina "Patologie trattate- Patologie dell'Orecchio": trova il link nel mio profilo o digitando il mio cognome e nome su Google, Cordiali saluti ed auguri
Risposto il: 18 Marzo 2019