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Esperto Risponde

Adenocarcinoma sigma. Intervento o chemioterapia?

Salve, vi chiedo parere sulla situazione di mia madre di anni 70. A seguito di una colonscopia viene refertato: la mucosa del retto appare intensamente Iperemica e congesta con visibilità della trama vascolare sottomucosa. A circa 15 cm dal margine anale esterno è presente lesione eteroplasica, scodelliforme, semicirconferenziale, di consistenza cerebroide, sanguinante spontaneamente e ricoperta da fibrina e muco su cui si praticano prelievi bioptici per la definizione istologica. Tale formazione si estende cranialmente Per circa 5 cm.
Conclusioni: eteroplasia del retto in via di definizione istologica. Esame istopatologico: tre frammenti il max di cm 0,7 inclusi in toto.diagnosi: frammenti riferibili ad adenoma tubulo villoso con displasia ad alto grado in un frammento focus di adenocarcinoma ben differenziato (G1) basso grado. Esame tc senza mdc in coregistrazione con esame PETcon FDG. Evidente ispessimento delle pareti del sigma, nettamente ipercaptanti il radiofarmaco con associata presenza di diversi piccoli linfonodi millimetrici in sede perirettale attigua. Si documenta intenso iper accumulo del radiofarmaco in corrispondenza di ispessimento parietale del sigma (SUVmax 30) nei limiti del potere di risoluzione della metodica non si documentano aree di patologico iperaccumulo del radiocomposto nei restanti segmenti corporei esaminati. CEA : 2,0 TPA :140,5 CA19-9:2,0 CA125:12,4.

Ora il chirurgo vorrebbe operare prospettando l'intervento abbastanza semplice garantendo l'anastomosi ed evitare la borsetta. L'oncologo vorrebbe procedere con chemioterapia neoadiuvante con capecitabina 2000mg al di per 5g a settimana e oxaliplatino in vena ogni 14 gg per alcuni mesi. In tutta onestà siamo in confusione è vorrei che mi aiutasse a comprendere se vi è necessità o no di fare questa chemio o andare direttamente all'intervento. In attesa di un vosto riscontro .grazie

Risposta del medico
Specialista in Chirurgia generale

Gentile signore il cancro del retto oggi dovrebbe sempre essere curato con chemioterapia e radioterapia in fase preoperatoria. Nel caso della mamma la situazione è ai limite tra la possibilità di fare l'intervento subito e dopo la chemioterapia e invece fare la chemio radio preoperatoria (neoadiuvante). Poiché il tumore sanguina spontaneamente penso sia ragionevole fare l'intervento subito per eliminare questo pericolo e solo dopo fare la chemioterapia. Mi faccia sapere. Cordiali saluti Gerunda

Risposto il: 12 Luglio 2017