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Esperto Risponde

Adenotonsillite cronica ipertrofica

Gentile dottore a mio figlio (3 anni e mezzo) è stato diagnosticato nello scorso febbraio una adenotonsilllite cronica ipertrofica curata, nella fase acuta, con antibiotico x 3 gg, circa 20 giorni di bentelan (diminuendo man mano la posologia) argento proteinato, argento vitellinato e lymphomyosot - 1 fiala a sett. x 3 settimane. tutto ok fino a 10 giorni fa quando ha iniziato con la solita tossetta che in breve è diventata autoamplificante e accessuale tanto da causare anche vomito (soprattutto mattina e sera) . verificata infiammazione dell'orecchio sin. e della gola dal pediatra ha dato cura con mediaflox gocce, Niflam supposte, non dava cenni di miglioramento e poi con bentelan un lievissima diminuzione dei sintomi. sembra avere il naso occluso anche se non cola muco.. e la notte dorme a bocca semiaperta e dal naso sembra quasi uscire un fischio. può esser un riacutizzarsi dell'ipertrofia? in tal caso come posso aiutarlo a ridurre l'infiammazione? cosa dargli, in che dosaggi e per quanto tempo? grazie per la cortse risposta
Risposta del medico
Dr. Paolo Noschese
Dr. Paolo Noschese
Specialista in Malattie dell'apparato respiratorio

In un mondo ideale in cui si seguono sempre le regole e tutto fila via liscio, un mondo che verosimilmente non esiste, questi eventi non sarebbero registrati. Provo a spiegarmi meglio: nell'ordine giusto delle cose vengono prima le diagnosi e solo dopo le terapie. Lei sta seguendo una terapia ma, apparentemente, non ha una vera diagnosi in quanto descrive solo il danno anatomico e il sintomo relativo. Ipertrofia dei turbinati, infiammazione delle prime vie aeree, tosse stizzosa, vomito, respiro sibilante, ecc. Ma che malattia ha suo figlio? Se il nostro lavoro, quello di medico, si limitasse a dare questo rimedio per quel determinato sintomo allora, forse, basterebbe la presenza di un paziente e del suo farmacista di fiducia. Occorre andare più in là: non fino a quel mondo di cui parlavo, ma almeno a decidere una diagnosi completa che consentirà una terapia, stavolta, mirata. A buon intenditore queste parole sono veramente troppe. Provi a far visitare suo figlio da uno specialista delle malattie respiratorie. Risolverà certamente.

Risposto il: 31 Luglio 2015