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Esperto Risponde

Aderenze pelviche

Gentile Professore,
le scrivo nella speranza che possa ricevere un consiglio circa la mia condizione di salute. Espongo come è scritto sui miei referti ospedalieri. Nel giugno del 2005 ho subito il seguente intervento chirurgico: "Colioscopia operativa- adesiolisi. Salpingovariolisi e salpingostomia destra. Cromatosalpingoscopia: tuba sinistra pervia; tuba destra parzialmente libera". Nel settembre del 2006 ho subito il seguente intervento chirurgico: "Isteroscopia operativa: Resezione polipo endometriale e di mucosa ispessita. Celioscopia operativa: Adesiolisi. Salpingectomia destra. Salpingocromoscopia: tuba sinistra pervia". La diagnosi di dimissioni è stata: Raccolta sacata del peritoneo parietale pelvico della fossa iliaca destra del diametro 10 cm. Sactosalpinge destro delle dimensioni 12x3 cm. Aderenze dell'annesso sinistro al peritoneo parietale pelvico. Aderenze pelviche peritoneali diffuse. Polipo endometriale del diametro cm 1". Diversamente dalla precedente, in questa seconda operazione mi è stata asportata la tuba destra. Ora, a seguito di ecografia pelvica, è stata individuata,"in fossa iliaca destra, in parte in posizione retrouterina, una immagine anecogena con echi centrali di cm 6,57x4,69", per cui, a detta della mia ginecologa, dovrò operarmi una terza volta. Questa notizia mi ha gettata nello sconforto. Non voglio sostenere una terza operazione in tre anni. Ma, infine, quale è il mio male? Non esiste un centro ospedaliero in Italia che possa risolvere il mio problema in via definitiva?
Mi scuso per la lunghezza del mio scritto e confido in una veloce risposta. Cordiali saluti
Risposta del medico
Giovanni Baratono
Giovanni Baratono
Gentile Signora, è presumibile che Lei stia soffrendo di esiti di malattia infiammatoria pelvica che ha alterato le tube e creato aderenze. La necessità di rioperare può essere data da dolori e febbre non responsivi alle terapie mediche. Questa situazione dev'essere gestita con sapienza e la paziente deve cercare di convivere al meglio con una condizione cronica che non è malattia attiva. Auguri
Risposto il: 17 Ottobre 2007