L'ansia anticipatoria ci mette in guardia verso le situazioni che abbiamo imparato identificare come quelle che innescano la crisi d'ansia o, meglio, l'"attacco di panico" (sudorazione fredda, palpitazioni, fame d'aria, senso di morte imminente, ecc.). Da questa identificazione derivano le "condotte di evitamento" di tutte quelle situazioni che ho imparato scatenare l'ansia. La farmacoterapia d'elezione si avvale attualmente di antidepressivi, non va usata al bisogno, bensì quotidianamente per tempi sufficientemente lunghi e suggerirei di affiancarla a una psicoterapia (la più indicata sembra quella a orientamento cognotivo-comportamentale).