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Esperto Risponde

Ansia e somatizzazioni

Gentili dottori, la mia storia è un po’ lunghetta, partiamo dal presupposto che sono una persona ansiosa e soffro di doc, già da ragazzina sono stata male e ho assunto psicofarmaci per un breve periodo sotto controllo medico. 2 anni fa ho cominciato a soffrire di forti attacchi di panico dovuto a sensazioni date dal mio corpo che mi hanno portato a fare tutta una serie di controlli, alcuni a vuoto, altri no... Torno dal neurologo che mi prescrive cipralex e lorans e dopo un mese dall’inizio della terapia, causa mal di testa continui mi è stato detto di fare una risonanza con contrasto a encefalo e tronco encefalico la quale ci ha fatto scoprire la presenza di due piccoli meningiomi che tengo sotto controllo da allora...

Dopo un anno e mezzo di cura, stavo meglio e ho cominciato a scalare il cipralex fino a smetterlo, ma il neurologo mi ha fatto continuare il lorans. Dopo nemmeno 2 mesi dalla fine della cura ho cominciato ad avere piccoli stati d’ansia che sono cresciuti e tornati come due anni fa, intanto ho scoperto di soffrire di tiroidite di hashimoto, ma a causa dei meningiomi mi sto curando con selenio e una dieta antinfiammatoria... intanto alle somatizzazioni classiche si è unita una mioclonia della palpebra e sto curando una stomatite che non si capisce perché mi è venuta...

Sono molto preoccupata perché comincio a temere non si tratti più di somatizzazioni, ma di qualcos’altro, in più il cipralex sembra non fare effetto sono 15 gg che lo prendo di nuovo. Spero mi possiate consigliare, grazie

Risposta del medico
Specialista in Psichiatria

Da quanto Lei riferisce, appare afflitta da vari problemi di natura organica e di natura psichica, dove non è facile determinare una chiara eziologia. Può essere che alcuni problemi organici (meningiomi, disfunzione tiroidea) possano essere causa diretta di alterazioni psichiche, ma può anche non essere così. Il Suo disagio psichico può essere primario oppure, come detto, legato alle alterazioni organiche o, ulteriormente, dovuto alla reazione psicologica, comprensibile, alla comparsa dei vari problemi di salute. Chiarire i confini e l'eventuale contributo ed il loro relativo peso, delle varie possibili cause e concause, ritengo possa essere utile per Lei al fine di non entrare in lunghi circoli viziosi di accertamenti, tentativi terapeutici etc...

Per fare questo faccia riferimento al suo medico di medicina generale ed eventualmente a specialista psichiatra, cercando di mettere a punto con il loro supporto, tirando di volta in volta le somme di altre visite ed accertamenti diagnostici, un piano diagnostico- terapeutico complessivo, sensato. Per quanto riguarda la sintomatologia a carattere ossessivo, questa, come indicazione generale, è sensibile al trattamento con antidepressivi (come escitalopram è) tendenzialmente ai limiti più alti dell'intervallo di dosaggio terapeutico (per escitalopram 20 mg die) oltre che ad approcci psicoterapeutici.

Risposto il: 14 Novembre 2018