Gentile Ragazza,
Penso che sarebbe opportuno che lei cominciasse a contestualizzare il quadro delle difficoltà e dei comportamenti che riferisce.
Provo a spiegarmi meglio: da quando non riesce più a studiare? Da quando ha iniziato a inveire sul suo viso? Ovvero cosa succedeva intorno a lei (famiglia, partner, guppo di amici?) nel periodo in cui sono iniziati o acuiti questi atteggiamenti?
La mia impressione leggendo la sua richiesta è quella di una ragazza che prova Rabbia e che sembra protestare verso qualcosa che non è andata come lei avrebbe desiderato. Ma è solo un'impressione senza alcuna pretesa ovviamente.
Mi colpisce la sua espressione " che ci posso fare se sono fatta così?", ebbene, si è mai chiesta come mai "è fatta così" ? E non in altro modo? Come mai interagisce con il mondo e le vicende della vita presupponendo che è lei che non va bene?
Ritengo che il modo per risolvere la problematica che espone sia quello di comprenderlo. Quindi il suggerimento che le do è quello di intraprendere un percorso Psicoterapeutico presso uno specialista iscritto all'ordine della regione in cui risiede.
Un percorso che abbia appunto lo scopo di comprendere le origini e le dinamiche emotive che sono alla base delle sue difficoltà.
Spero di esserle stato d'aiuto
in bocca al lupo
dr. massimo Esposito