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Esperto Risponde

Buonasera dott., mio padre (64 anni) si è

Buonasera Dott., mio padre (64 anni) si è sottoposto ad una colonscopia in seguito a perdite di sangue. Il dott. ha esportato 4 polipi e al termine della polipectomia ci riferisce di non aver notato niente di preoccupante e che potevamo stare tranquilli. L'esame istologico però lo smentisce e anche lui meravigliato ci dice che vuole ripetere l'esame. Ora siamo in attesa del nuovo risultato. Sono giorni che faccio ricerche su internet cercando di capirci qualcosa ma sto facendo solo confusione. L 'esame istologico riporta questo: notizie cliniche: poliposi del colonA) tre piccoli polipi del ceco/discendenteB) polipo del rettoDescrizione macroscopica del materiale in esameA)cinque polipi brunastri, il maggiore di cm 0.3: A1-A2B)polipo brunastro di cm 1.2, comprendente altri minuti frammenti: B1-B2diagnosi1)cinque adenomi tubulo-villosi del grosso intestino, con atipia moderata ghiandolare2)adenoma tubulo-villoso con atipia moderato-grave e con focolai di adenocarcinoma infiltrante il corion sottomucoso.Le chiedo gentilmente Dottore cosa significa in parole semplici, quanto è grave la situazione, che possibilità ci sono di guarigione e quali le possibili strade da intraprendere. Sono disperata, mi aiuti. La ringrazio di cuore per il tempo prestatomi e attendo con ansia una Sua sincera risposta che mi auguro possa togliermi ogni dubbio. Le auguro buona serata
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Non e' una situazione fuori dalla norma. 

Il carcinoma colo-rettale nasce dalla trasformazione carcinomatosa di adenomi benigni. Per questo tutti i polipi (spesso adenomi) vanno rimossi. Questo permette una diagnosi istologica e interrompe la possibile trasformazione in carcinoma.

Nel caso di Suo padre la trasformazione in carcinoma era gia' avvenuta ma di sicuro era solo iniziale.

La prognosi e' buona: guarigione nel 85% dei casi, non facendo nulla tranne un controllo perioodico.

Il problema e' come aumentare queste probabilita'. 

1) Necessario valutare la radicalita' dell'asportazione endoscopica (l'esame istologico ha valutato se i margini di resezione erano indenni ? ). Per questo sarebbe necessario ripetere un'endoscopia fino alla zona di asportazione dell'adenoma cancerizzato per eseguire biopsie sulla base di impianto e soprattutto tatuare il punto incriminato

2) Necessario valutare se i linfonodi vicini al tumore siano gia' sede di metastasi. Questo si puo' sapere solo con un intervento chirurgico di resezione che avrebbe un carattere diagnostico e anche terapeutico. La decisione se eseguire  l'intervento si basa su un accurato esame istologico (deve essere eseguito da un patologo esperto nel campo) e dipende anche dalla sede precisa dell'adenoma (era del retto - come sembrerebbe - o del colon? se fosse stato del retto, vi sono poi differenze molto importanti nel processo decisionale in base alla distanza dal margine anale).

E' una situazione che richiede un chirurgo specializzato sia nel colon-retto sia in oncologia.

A Sua disposizione.

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 20 Maggio 2015