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Esperto Risponde

Buonasera gentile dottore ho 32 anni e mio padre e

Buonasera gentile Dottore ho 32 anni e mio padre e mia madre hanno 60 anni. Mio padre da quando è adolescente non riesce ad andare al bagno e va avanti a forza di purghe. Mia madre ha sua madre che a 70 anni le hanno asportato il colon per un tumore. Vorrei sapere innanzitutto se esiste una famigliarità o ereditarietà per questo genere di tumore e se conta come tale quando avviene nell'età avanzata, o avviene solamente a causa dell'invecchiamento cellulare. Entrambi si rifiutano di eseguire una colonscopia ma hanno fatto due anni fa la ricerca per il sangue occulto risultato negativo per entrambi. Ho letto che alcune linee guida consigliano la colonscopia solamente quando è presente del sangue in questi esami, mentre altri esperti ritengono di fare una colonscopia almeno una volta nella vita. Lei cosa ne pensa? Io sono molto preoccupata,spero possa rassicurarmi dato che loro si rifiutano categoricamente di fare una colonscopia. Spero sia raro un tumore al colon e che comunque lei possa tranquillizzarmi. Buonaserata e buon lavoro.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

La prevenzione dei tumori del colon-retto e' oggetto di discussione e non vi e' ancora un consenso generale su quale sia il compartamento piu' efficace. Comunque vale la regola: "Qualsiasi metodo di prevenzione e' molto meglio di una non-prevenzione"

Personalmente sono favorevole (nelle persone che non hanno avuto consanguinei affetti da tumore del colon-retto) al protocollo "americano" di una coloscopia fra i 50 e i 55 anni, da ripetere, se negativa, dopo 10 anni. E' pero' solo un'opinione, ragionata ma non suffragata da sicuri dati scientifici.

Il tumore del colon-retto e' uno dei piu' frequenti, il secondo per incidenza sia nel sesso maschile che in quello femminile.

 La Sua lettera presenta due persone con problematiche differenti da esaminare separatamente

1) Suo padre 

E' uno stiptico cronico. Le indicazioni assolute a una coloscopia sono : una modificazione delle abitudini dell'alvo, la presenza di sangue visibile nelle feci, un sangue occulto positivo.

Per suo padre una ricerca di sangue occulto nella feci, da eseguirsi ogni anno, puo' essere considerata una prevenzione sufficiente.

2) Sua madre 

Data la familiarita' e' genericamente a rischio aumentato e dovrebbe in linea di massima essere sottoposta a coloscopia. Sarebbe pero' opportuno quantificare questo rischio cercando di avere notizie su: a) altri consanguinei di Sua madre che abbiano avuto tumori (non solo del colon-retto), b) la sede del tumore al colon di Sua nonna (colon destro o colon sinistro o retto)

Se, nel caso piu' favorevole, sua nonna fosse l'unico caso in famiglia e si fosse trattato di un tumore del colon sinistro o del retto comparso in eta' avanzata, il rischio di Sua madre di incorrere in un tumore colo-rettale non sarebbe di fatto aumentato rispetto alla popolazione generale. Quindi una prevenzione con la semplice ricerca ANNUALE del sangue occulto potrebbe essere considerata accettabile.

Una cosa deve pero' essere spiegata a tutte le persone relativamente alla prevezione dei tumori colo-rettali.

I carcinomi del colo-rettali sono quasi sempre preceduti da polipi adenomatosi benigni che poi crescono e si trasformano  in carcinomi. I polipi difficilmente sanguinano.

La coloscopia costituisce una vera forma di prevenzione perche' permette di scoprire i polipi ancora alla stato benigno e con la loro asportazione si impedisce la loro crescita e trasformazione (= guarigone nel 100% dei casi)

La ricerca del sangue occulto e' una forma di prevenzione cosiddetta secondaria. E' un metodo di diagnosi precoce, cioe' permette di diagnosticare un carcinoma quando e' gia tale ma, si spera, in uno stadio in cui sia ancora guaribile (= guarigione possibile ma mai del tutto certa)

Ultima considerazione. Lo scoprire di avere un colon produttore di polipi e' utile per se stessi, ma e' anche utile per i nostri amati figli che, nel caso, devono mettere in atto forme di prevenzione corrette.

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 23 Ottobre 2013