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Esperto Risponde

Buongiorno e grazie per lo stupendo servizio che

Buongiorno e grazie per lo stupendo servizio che mettete a disposizione della rete internet.

Scrivo in nome di mio padre che nel mese di settembre, in seguito a perdite ematiche nelle feci ha effettuato una colonscopia da cui è risultato un adenocarcinoma al sigma.
In seguito è stata effettuata una "tac addome sup. e inf. + torace.". e un "clisma opaco in doppio contrasto" in entrambi i casi l'unica rilevanza anomala è stata un area di 4 cm al sigma medio in accordo con l'esame endoscopico.

In data 06/10/06 mio padre dell'età di 72 anni è stato operato di sigmentectomia,nel cui intervento è stato asportato una porzione di 13 cm di colon sigmoideo;la neoplasia risulta di cm 3.5x3x1,1.

L'esame istologico riporta:
Adenocarcinoma ulcerato scarsamente differenziato del grosso intestino.
Infiltrazione della parete a tutto spessore e del connettivo periviscerale.
Focolai multipli di angioinvasione.
Discreta flogosi associata intra e peri tumorale
Versante sieroso indenne da neoplasia.
Iperplasia reattiva in 16 linfonodi periviscerali.
Margini di resezioni indenni.
pT3,pN0;B2 sec.DUKES mod. ASTLER E COLLER.

Fiducioso di una vostra risposta vi chiedo quale può essere la cura adeguata da effettuare ad un mese dall'intervento e per il prossimo futuro.
Risposta del medico
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La neoplasia non ha interessato i linfonodi ma mostra segni di interessamento dei vasi, in tali casi va valutata la possibilità di praticare una chemioterapia precauzionale con il fine di abbattere il rischio di ripresa di malattia, la scelta va comunque effettuata dall’oncologo di riferimento che deve considerare il caso da tutti i punti di vista ( età, condizioni generali, malattie collaterali.. )
Risposto il: 29 Gennaio 2007