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Esperto Risponde

Cambiare allenamento riduce la fame?

Salve, vi contatto per chiedervi chiarimenti circa cosa mi sta accadendo: sono piuttosto magrolina ma adoro tenermi comunque in forma allenandomi. Nel corso del tempo ho esagerato un po', sia in sala pesi tramite circuiti intensi, arrivando ad allenarmi anche 6 volte a settimane per circa due/tre ore ogni volta (seppur con pause). Curo molto anche l'alimentazione, privandomi spesso di molte cose. Ultimamente però ho avuto spesso una fame strana e tremenda, in particolare dopo i pasti, che mi ha portato a delle vere e proprie abbuffate, fino a star male.

Inizialmente mi capitava una volta a settimana, ma poi sempre più spesso, 3/4 volte a settimana. Ho continuato però ad allenarmi, fin quando ho deciso di darmi un freno. Adesso mi alleno per un'ora e mezza, tre volte a settimana e solo con pesi. Non riesco a capire come mai ho avuto questo enorme cambiamento: niente più attacchi di fame incontrollabile, meno nervosismo, meni problemi di stomaco. Anzi, a volte la fame nemmeno la sento, potrei pranzare ed arrivare tranquillamente alla colazione del giorno dopo senza toccare cibo. Come mai? C'entra lo stop, il cambiamento che ho avuto?

Risposta del medico
Specialista in Nutrizione e Scienze dell'alimentazione e Dietologia

Salve, il "privandomi spesso di molte cose" è la chiave di svolta. Pur eseguendo intensa attività fisica non ha compensato il tutto con un'adeguata alimentazione. Il che è risultata una minaccia all'equilibrio e allo stato di benessere, tenuta da lei sotto controllo per un certo periodo. Ma il cervello è sempre attento alle brecce e alla riduzione dell'attenzione e ha approfittato di tali momenti per imporre le sue necessità con abbuffate compensatorie, sino a ritrovare il suo set-point.
Riducendo l'attività fisica a sessioni più umane e assumendo quello che le serviva la minaccia ha perso di intensità. Non avendo altri dati, controllerei se gli episodi di abbuffate siano insorte nei momenti più freddi dell'anno, periodi in cui il metabolismo è più attivo. Controlli anche la tiroide, potrebbe essere un cofattore importante.

Risposto il: 04 Aprile 2017