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Esperto Risponde

Cautela e gradualità

Mi è stato diagnosticato un ictus
ischemico in paziente con ipertenzione arteriosa verosibilmente essenziale
Dopo l'esecuzione di alcuni esami strumentali quali l'Ecocardiogramma trans-esofageo, e EcoColor Doppler transcranico, hanno riscontrato la pervietà del forame ovale, con aumentata mobilità del setto.
In data 20 c.m., sono stato sottoposto alla chiusara percutanea del forame ovale
con applicazione di protesi "Amplatzer PFO Ocluder" da 25 mm, a livello del setto interatriale, non shunt residuo nè ostacolo alle strutture vicine.
Test cardiopolmonare: capacità funzionale ai limiti inferiori della norma, normale la saturazione 02 basale e da sforzo; test negativo per ischemia miocardica da sforso.
Domanda: Essendo un amatoriale ciclista che percorreva circa 80 - 100 km a uscita,
in futuro posso continuare a coltivare questa passione e se si, circa quanto tempo deve passare dalla chiusura del PFO alla ripresa dell'attività anche se giustamente dovrà avvenire gradualmente?.
Grazie dell'attenzione
Risposta del medico
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L’attività fisica a livello non agonistica (previa idonea certificazione) potrà ritornare a svolgerla. Come ha giustamente sottolineato lei è importante che lo faccia con cautela e gradatamente. Tenga conto che il test cardiopolmonare eseguito ha evidenziato che la sua capacità funzionale è ai limiti inferiori di norma, sottolineando che il suo attuale allenamento non è ottimale.
Risposto il: 27 Febbraio 2007