Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Cefalee emicranie

Save buonasera, buona pasqua per domani, allora parto con la premessa che in famiglia ho avuto casi da morte da ictus; mio padre 13 anni fa e mi nonna 50 anni fa, dunque domenica mattina mi sono svegliato con un emicrania molto forte, ed io solitamente non soffro mai di mal di testa; comunque ho pensato fosse dovuto all’abuso di Alcool avvenuto nel week end. Ho 49 anni ho avuto vari problemi fisici causati da un incidente nel 1990 con ben 18 operazioni al ginocchio sx e dopo anni sono riuscito a farmi operare anche al setto nasale rotto proprio nello schianto, però dopo ho fatto ulteriori operazioni al setto nasale per cause diverse dalle apnee alla fatica a respirare bene. Comunque dopo tre giorni quindi mercoledì scorso vado dal medico di base il quale mi consiglia di andare al pronto soccorso, perché nei due giorni precedenti ho avuto anche un mancamento e sono anche caduto, credo vertigini, e faccio fatica a dormire... comunque al pronto soccorso mi dicono che avendo 20 persone davanti mi avrebbero visitato di notte e allora sono scappato sono passato dalla farmacia la quale mi ha prescritto diverse cure a seconda della patologia che gli descrivevo tra areosol brufen spray nasali etc adesso sono ancora nel pieno della sofferenza del mal di testa ma lo sto gestendo in questo modo sperando che passi, ecco così volevo sapere se è davvero necessario che io vada in ospedale sapendo che sicuramente sarà emicrania sinusitica in quanto soffro da sempre di allergie inoltre frequento una piscina da diversi anni. Cordialità 

Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria

Se soffre di una cefalea cronica non abituale deve sottoporsi ad una visita neurologica. Il mal di testa protratto non è sintomo premonitore di ictus. Questa malattia è molto frequente per cui in molte famiglie si è verificato un caso. Per gli aspetti della familiarità contano solo i parenti di primo grado. Possono ereditarsi fattori di rischio che hanno una componente genetica (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, etc.) o acquisire in famiglia abitudini di vita non salutari (fumo, alcool, alimentazione non corretta, etc.). Prof. Carlo Gandolfo - Neurologo.

Risposto il: 30 Aprile 2019