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Esperto Risponde

Chiar.mi dottori vi ringrazio per avermi risposto

Chiar.mi dottori Vi ringrazio per avermi risposto subito alle mie domande codice GG/2F37932. Vi riscrivo per essere più completo nelle mie espositzioni.
Il paziente è affetto da Sclerosi multipla cronica progressiva da circa 35 anni ,(la progressione è molto lenta). E' affetto da epatite cronica HCV correlata dal marzo 97, nel novembre 01 ha avuto il rpimo episodio di scompenso idrosalino(modica falda ascitica), curata con Kanrenol 50 1cp. Ha eseguito TC con mdc che mostrava una piccola lesione nodulare di circa 2cm al IV segmento con aspetto ipodenso in fase portale. Le successive indagini mostravano: AST 81/55, ALT 88/66, GT59/50, PLT 144.000. Da un esame istologico risulta la presenza di steatosi macrovacuolare (20%), di piccoli gruppi di cellule ballonate e di epatociti con nuclei glicogeneti fanno ipotizzare una possibile steatoepatite associata. Fino a febbraio 05 l'AFP era stabile a 18,00, poi da allora ha avuto balzo progressivo fino a oggi a 4585. Visto che ha un buon compenso funzionale del fegato la HCC di tipo infiltrante come può essere cutata oltre che con il Nolvadex da 20mg? Possibile che non ci sia nessun altro metodo di fermare l'evolversi delle cellule? E vero che l'unica soluzione sarebbe il trapianto, ma che il paziente data la patologia e l'età non può farlo?
Per fare una buona valutazione quale notizie servono?
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’età del paziente è un elemento che fa scartare definitivamente l’ipotesi di un trapianto, essendo ben al di là di quanto oggi consentito. L’unica strada da prendere in considerazione è l’eventuale terapia ablativa percutanea, mediante radiofrequenza o alcolizzazione, della lesione di 2 cm al IV segmento epatico. In tal modo si potrebbe determinare la uccisione delle cellule tumorali e quindi bloccarne la loro progressione.
Risposto il: 30 Giugno 2005