Gentile Signora,
si tratta di una pratica cara alla "vecchia" urologi, ma che le più recenti acquisizioni in termini di fisio-patologia delle vie urinarie hanno destituito di ogni validità. Infatti la progressione lungo l'uretere di piccoli calcoli o frammenti degli stessi non avviene mai a causa dell'oda di urina che spinge da dietro, ma solo dalla compiacenza delle pareti e della mucosa che favoriscono lo scivolamento. Questo effetto è possibile ottenerlo con la cosiddetta "terapia espusiva", bastata su farmaci alfa-liticie ed, eventualmente, cortisone. Quindi il "vecchio" colpo d'acqua è in effetti solo in grado di appesantire il rene e rischiare di scatenare inutili dolori. Nella fase in cui vi sono calcoli "in transito" si deve consigliare una idratazione normale, anche ridotta in caso di dolore.
Saluti