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Come si deve comportare un medico, chiamato a

Come si deve comportare un medico, chiamato a constatare un decesso, qualora si trovasse davanti ad un paziente deceduto con pace maker ancora funzionante?
Risposta del medico
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Il fatto che il paziente abbia un PM (pace-maker) è ininfluente sul processo di constatazione del decesso. Il decesso si constata per la totale ed irreversibile assenza di attività meccanica cioè del polso e della pressione arteriosa ed invariabilmente deve essere associato ad irreversibile arresto dell’attività respiratoria, e a segni neurologici quali: assenza dei riflessi “arcaici” (quale il riflesso corneale), assente risposta agli stimoli dolorosi, midriasi fissa. Questi i rilievi clinici. In caso si esegua un ecg si dovrebbe constatare la presenza del solo “spike” (stimolo) del pace-maker non seguito da attività elettrica o se questa è presente non è strutturata in complessi organizzati (complessi agonici).
Risposto il: 20 Dicembre 2005