Gentile Signore,
direi che in effetti i sintomi e le modalità di insorgenza porteterbbero a pensare ad una prostatite in fase ormai sub-acuta. Come forse avrà già letto, i fastidi legati a questa infiammazione non sono legati alla sola fase acuta, quando è davvero possibile individuare dei batteri, sia nell'urina che nel liquido seminale. Oggigiorno, con l'abitudine di somministrare da subito potenti antibiotici, molte prostatiti risultano così "decapitate" e già dopo poco tempo gli esami risultano negativi, anche se i sintomi sono ancora presenti. Questa è la fase in cui la terapia antibiotica ha scarse possibilità di ulteriore effetto diretto, può talora essere controproducente. Sono invece necessari altri provvedimenti, non solo a base di farmaci, che devono però essere valutati attentamente caso per caso da uno specialista urologo nostro Collega. Questi la potrà seguire in un percorso presumibilmente non breve, ma da intraprendere con pazienza e costanza per riuscire ad ottenere dei risultati favorevoli.
Saluti