Il prolasso della valvola mitralica è costituito appunto da un’eccessiva elasticità della valvola (o “indebolimento” come dice Lei) che comporta una sua cattiva chiusura: la valvola quindi “sfiata” un po’ quando invece dovrebbe essere del tutto chiusa. E’ una condizione molto frequente che può comportare in sintesi questi tre rischi: a) una progressione della insufficienza fino a compromettere il normale funzionamento del cuore (è per questo che sarà necessario seguire via via la situazione con l’ecocardiogramma; se ciò si dovesse verificare si programmerà per tempo un intervento chirurgico); b) una infezione in corso di presenza di batteri nel sangue (per questo motivo dovrà eseguire una terapia antibiotica in caso di interventi o anche di banali procedure dentarie, la cosiddetta “profilassi dell’endocardite”); c) delle aritmie (che saranno eventualmente evidenziate dall’holter e che se presenti richiederanno una terapia specifica). Possono anche esservi dolori toracici aspecifici e benigni (per cui non vi sono cure particolari se non ansiolitici ed antidolorifici).