Gentile signora,
vorrei intanto mantenere l'attenzione sul fatto che tra i due e i tre anni di età, un bambino apprende il controllo dell'evacuazione e che, in assenza di evidenze mediche, è del tutto plausibile che suo figlio in questo momento abbia da imparare a gestire questa importante funzione fisiologica e pertanto si comporti in quel modo che lei sta vivendo con molta apprensione. Credo sia necessario realizzare un ambiente più "facilitante" intorno al suo bimbo, possibilmente attraverso un rapporto meno apprensivo e più attento ai ritmi dell'infanzia (trovo inopportuno che un bambino vada a dormire alle 22) e alla sua alimentazione. Posso supporre che potrebbero esistere altre preoccupazioni che attualmente hanno effetto sul clima familiare e di conseguenza sui comportamenti del bambino; tuttavia non ho elementi per poter affermarlo.
La situazione che lei ha rappresentato merita maggiore attenzione e ulteriori approfondimenti, soprattutto per inquadrare meglio il contesto di vita e la relazione madre bambino; affinché la madre acquisisca maggiore sicurezza e il bambino cresca in modo più armonioso. Suggerisco pertanto di consultare un/una professionista che possa garantirle uno spazio e un tempo adeguati, aiutandola a porsi in modo più facilitante nel ruolo di madre ed educatrice; non dimenticando di sostenere le sue esigenze di donna.